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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Pandemia finita, ma mancano ancora 600 infermieri": la denuncia del Nursind

Nelle due grandi Asst brianzole gli infermieri sono ancora in affanno

L'emergenza sanitaria ormai appartiene al passato. Ma la carenza di infermieri e personale di supporto a Monza e Brianza persiste. Secondo il Nursind - il maggiore sindacato degli infermieri - sarebbero circa 600 le unità mancanti nelle due grandi Asst (Asst Monza e Asst Brianza). 

Da qui la scelta di presentarsi in massa alle elezioni per il rinnovo delle Rsu in corso in questi giorni nelle due aziende sanitarie brianzole, con 80 candidati. Il sindacato delle professioni infermieristiche già nella passata tornata era risultato il primo sindacato in entrambe le aziende, oltre che il primo sindacato in Brianza. 

"Da anni che combattiamo per ril riconoscimento economico e sociale del nostro lavoro - spiega il coordinatore regionale Donato Cosi -. E durante la pandemia la lotta non si è fermata. Tutt'altro. A marzo 2020 il NurSind aveva chiesto alla Regione Lombardia mascherine adeguate per gli infermieri in servizio (le Ffp2 e le Ffp3, mentre nella maggior parte dei nosocomi si usavano solo le chirurgiche), e tamponi per i lavoratori che erano entrati in contatto con i contagiati. Avevamo capito che c’era una falla nel sistema. Erano troppi i colleghi, i medici, gli oss che si contagiavano in ospedale. In pochi giorni oltre 3mila in Lombardia. Perché spesso, è bene ricordarlo, chi lavorava in ospedale non tornava a casa: dormiva in macchina, in garage e non aveva contatti con i parenti. Quindi, il contagio, poteva avvenire esclusivamente sul posto di lavoro”.

Il NurSind Brianza si è battuto e ha vinto contro la centralizzazione della notizie solo da Regione Lombardia con colleghi che venivano sanzionati dalle direzioni generali perché raccontavano quello che succedeva nei reparti; contro  l’Asst Brianza che in piena pandemia aveva “protetto” gli infermieri con le fantomatiche mascherine pannolino; contro mascherine non a norma distribuite agli operatori. Poi a maggio del 2020 quando il virus ha allentato la presa la battaglia è proseguita. Il NurSind ha chiesto  più infermieri ricordando che quelli in servizio erano stremati fisicamente e psicologicamente; ha chiesto e ottenuto lo sblocco delle ferie e dei riposi; è sceso in piazza sotto al Pirellone con un partecipatissimo flash mob a gridare a gran voce di non dimenticare il sacrificio fatto e di attuare quelle richieste economiche e di personale che la Regione aveva promesso e non ancora attuato. E che poi grazie al NurSind sono state ottenute.

"La mancanza di infermieri si è fatta sentire soprattutto a novembre 2020 quando il covid ha colpito pesantemente Monza e la Brianza e grazie alla nostra denuncia sono arrivati i rinforzi dall'esercito. Ma oggi non è cambiato nulla: nelle due grandi Asst del territorio mancano circa 600 lavoratori tra infermieri e personale di supporto. Le 3mila nuove assunzioni sanitarie effettuate negli ultimi 2 anni e tanto sbandierate dalla vice presidente Letizia Moratti non bastano. In Lombardia servono 10mila infermieri. E noi continueremo a combattere”.

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