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Vaccino anti covid obbligatorio per oltre 200mila lombardi over 50

Con l'introduzione dell'obbligo sono aumentate le prenotazioni

Dopo il sì del Governo Draghi all'obbligo vaccinale anti covid per gli ultracinquantenni, in Lombardia sono quasi 225mila i cittadini che dovranno ricevere la prima dose.

Il decreto legge, approvato mercoledì 5 gennaio, prevede nuove misure anti covid e, per tutti coloro che non saranno in regola con i vaccini a partire dal primo febbraio 2022, una sanzione di 100 euro una tantum. Anche per questo in Lombardia le prenotazioni sono notevolmente aumentate.

A livello regionale gli over 50 che ancora non si sono vaccinati contro il coronavirus sono il 5% del totale di questa fascia di età: il restante 95% (circa 4,5 milioni di persone) ha già ricevuto almeno la prima dose. Questa fetta di popolazione dovrà provvedere a farsi somministrare il vaccino entro il 1° febbraio, altrimenti incorrerà nella sanzione di 100 euro.

Le multe

A partire dal 15 di febbraio, poi, per gli ultracinquantenni lombardi sarà obbligatorio mostrare il super green pass (che si ottiene solo con vaccino o guarigione e non con tampone) sul luogo di lavoro. Chi ne sarà sprovvisto risulterà 'assente ingiustificato'. Se scoperti sul luogo di lavoro in assenza di certificazione, inoltre, rischieranno una multa fino a 1500 euro.

L'obbligo di vaccino per gli over 50 sarà valido fino al 15 giugno 2022. Pertanto chi è nato prima del 15 giugno 1972 avrà tempo fino al 31 gennaio per ricevere almeno la prima dose di vaccino anti covid. Dal 1° febbraio 2022 in pratica chi non risulterà in regola con l'obbligo vaccinale si vedrà recapitare una sanzione direttamente irrogata dall'agenzia delle entrate. Il decreto infatti prevede che sarà la stessa agenzia, attraverso l'incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali, a spedire una sanzione di 100 euro una tantum

La vaccinazione può essere omessa o differita in presenza di specifiche condizioni cliniche - attestate dal medico di medicina generale e poi valutate dall'azienda sanitaria territorialmente competente - che rendano la vaccinazione stessa non indicata. Data la complessità dell’argomento trattato sarà il medico di medicina generale a dover rilasciare una certificazione di esenzione alla vaccinazione anti Sars-CoV-2 nel rispetto delle circolari del Ministero della salute e delle conoscenze in merito agli effetti avversi.

I guariti dal covid devono vaccinarsi?

La guarigione dal covid non costituisce una motivazione di esenzione, tuttavia chi ha superato l'infezione potrà differire la data di vaccinazione così come previsto dalle circolari del Ministero della salute. Pertanto va ricordato che se ai guariti anche non vaccinati viene reso disponibile un green pass "rafforzato" valido 6 mesi, la circolare del 24 dicembre 2021 del ministero della Salute prescrive che "chi non è stato vaccinato entro i 12 mesi dalla guarigione, è indicato di procedere il prima possibile con un ciclo primario completo di vaccinazione".

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