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Green e Ambiente / Vimercate

Vicino alla rotatoria il nuovo bosco urbano

Un grande progetto di rigenerazione urbana con oltre 5 mila metri quadrati di verde pubblico

Le opere compensative previste nel piano riguardano oltre 5mila metri quadrati totali. Ovvero 1.800 che costituiranno la fascia di vegetazione che proteggerà le palazzine e il parcheggio sul lato di via Trieste, e altri 3.600 in via Rovereto dove si andrà a realizzare un bosco urbano con la piantumazione di quasi 2.000 alberi e arbusti.

E' questo il piano di rigenerazione urbana presentato dalla giunta di Vimercate e legato al piano attuativo che vedrà la costruzione da parte di un operatore privato di due nuove palazzine residenziali lungo via Trieste, in prossimità della rotatoria con via Fleming. L’intervento edilizio definirà infatti un introito per il comune, in oneri di urbanizzazione, di 676 mila euro, a scomputo in opere che riguarderanno in parte l’area dell’intervento edilizio e in parte le strade adiacenti. In particolare, al nuovo parcheggio a raso con accesso da via Fleming, e al nuovo percorso pedonale provvisto di illuminazione pubblica che andrà a collegarsi con la pista ciclopedonale già esistente in via Trieste, si affiancheranno appunto le opere compensative previste nel piano e che comprenderanno i 1.800 metri quadrati di vegetazione attorno alle palazzine e i quasi 4 mila metri quadrati in via Rovereto che, grazie alla piantumazione di nuovi alberi, vedranno nascere un nuovo bosco urbano.  

“Con questo piano diamo una prima attuazione alle deliberazioni in tema di opere ambientali compensative del consumo di suolo, concretizzando quelle che oggi sono solo indicazioni di principio contenute nello strumento urbanistico vigente - ha dichiarato il vicesindaco Mariasole Mascia, con delega alla Rigenerazione urbana - Il lavoro che stiamo portando avanti è finalizzato da un lato a implementare la continuità della rete ecologica del territorio e a migliorare la qualità delle opere compensative, in modo che svolgano realmente la loro funzione di ristoro ambientale, dall’altro a responsabilizzare direttamente gli operatori coinvolti a garantire la cura e la manutenzione del verde almeno fino al completo attecchimento. Se il suolo libero non rimane abbandonato aumenta anche il valore complessivo del territorio costruito, con importanti benefici per la qualità della città per chi la vive”.

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