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"Non vogliamo Pedemontana e ci siamo rivolti anche al Tar"

In attesa della grande manifestaziona Milano

Raccolta firme, banchetti, incontri in attesa della trasferta in pullman il 10 giugno sotto al Palazzo della Regione Lombardia. Le associazioni e i gruppi che dicono no a Pedemontana che, se realizzata, attraverserà la Brianza tentano anche la carta del Tar. Proprio come spiegato in un comunicato stampa congiunto dove ribadiscono che quell’infrastruttura sarebbe molto dannosa per il territorio. Intanto sono passati alle carte bollate con il comune di Lesmo che ha attivato un ricorso al Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) contro uno degli atti che consentirebbe alla società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) di completare l’infrastruttura: la proroga della dichiarazione di pubblica utilità su cui sussistono molti dubbi di legittimità perché più volte reiterata.

"Non ci arrendiamo e siamo andati al Tar"

I tempi della giustizia e i risultati del ricorso non saranno certo immediati e i gruppi che sostengono l’iniziativa del piccolo comune brianzolo tengono comunque le dita incrociate. “Difficile fare previsioni su quale sarà l’esito del ricorso – spiegano in una nota ufficiale - è tuttavia un’azione concreta di un’amministrazione della tratta C che si è resa conto di come Pedemontana devasterebbe il territorio e l’ambiente in quella dove ne è pianificato il completamento.  Un ricorso conseguenza della totale indisponibilità di Regione Lombardia verso le istanze e le preoccupazioni delle  amministrazioni e dei gruppi ambientalisti”. Cittadini, gruppi e comitati sanno che non sarà una battaglia semplice e breve, ma non si arrendono all’idea di vedere attraversati i loro comuni e paesi da quell’autostrada. “Sarà una partita complicata – proseguono - certamente non risolutiva, ma che, ci auguriamo, possa consentire l’apertura di nuovi scenari, al momento non presi in considerazione dalla Regione e basati sulla messa in discussione dell’infrastruttura così come voluta e progettata. Anche i recenti incontri chiesti e ottenuti da singole amministrazioni con la soc. Autostrada  Pedemontana Lombarda (APL), mera concessionaria senza attribuzione decisionale ampia, si sono rivelati puramente informativi ottenendo solo dinieghi alle richieste di modifiche progettuali sostanziali avanzate”.

"Uniti per un futuro migliore per i nostri figli"

La battaglia intanto procede a suon di aule di tribunali, banchetti, catena umana e poi un presidio proprio sotto al palazzo della Regione. Proseguendo il quel lavoro di informazione e di sensibilizzazione che il Movimento No Pedemontana lesmese e le altre associazioni che portano avanti la battaglia contro la realizzazione dell’opera.  “Manteniamo ferma l’attenzione sulle compensazioni ambientali e le mitigazioni – prosegue la nota ufficiale - sia per garantirne la qualità che per impedire che possano essere decurtate o snaturate a causa della crescita dei costi di realizzazione dell’autostrada. Riteniamo poi inaccettabile la scelta di realizzare la Greenway solo al completamento della tratta D, il cui destino risulta ad oggi sconosciuto. Per la tratta D breve attendiamo qualche provvedimento ufficiale, giudicandola un progetto anch’esso devastante per l’ambiente, dai costi stimati altissimi e oltretutto inutile perché posizionata a breve distanza e parallela ad un’autostrada già in esercizio. Confidiamo e siamo fiduciosi che le amministrazioni del vimercatese interessate a questa tratta,  mantengano in tutte le sedi opportune e nel rispetto degli impegni presi coi territori, la loro contrarietà al progetto. Serve qui insistere sulla coesione tra il territorio e i suoi amministratori, anche a fronte dei risultati dell’analisi commissionata dalla Provincia al centro studi PIM che ha avvalorato l'idea di possibili e più valide alternative La partita per noi non è chiusa, il coraggio e la volontà ci sono ancora e riteniamo che non sia mai il tempo della  rassegnazione perché il nostro territorio merita attenzione e salvaguardia e non il disastro ambientale conseguente al completamento dell’autostrada”.  

Chi dice no a Pedemontana


I gruppi e le associazioni ambientaliste e le liste civiche delle tratte B2-C-D dell’autostrada: Associazione Colli Briantei, Alternativa Verde Desio, Comitato Parco Groane Brughiera, Coordinamento No Pedemontana, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Comitato Ferma Ecomostro tratta D breve, Legambiente Biassono, Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate, Legambiente circolo Laura Conti di Seveso, Legambiente Seregno, Legambiente Desio, Lista Altra Bovisio, Lista Passione Civica Cesano Maderno, Seveso Futura, ViviLissone, Movimento No Pedemontana Lesmo, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, Monza per un Buon Clima, Gruppo Valle Nava Casatenovo, ImmaginArcore, Meltingpot Arcore, Fridays For Future Brianza Vimercate e Bellusco, Comitato per la Difesa del Territorio Lissone, Sinistra per Desio, Un Parco per Bernareggio.

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