rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
in programma

Pensioni: dopo l'estate arrivano gli aumenti

Nel decreto Aiuti-bis che dovrebbe approdare in consiglio dei ministri la prossima settimana ci dovrebbero essere novità per i pensionati

La replica del bonus 200 euro salta. Nella bozza del decreto Aiuti-bis che dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri la prossima settimana trovano spazio invece un nuovo taglio dei contributi a carico dei redditi medio-bassi e un'indicizzazione (parziale) delle pensioni; ci sarebbe un occhio di riguardo agli assegni più leggeri, una sorta di rimborso ex post dell’inflazione galoppante di questo 2022. 

Come riferisce Today la rivalutazione delle pensioni era prevista da gennaio 2023: l'ipotesi è di anticiparne, in parte, l'effetto di alcuni mesi. Per i pensionati arriverebbe un anticipo dei meccanismi di recupero dell’inflazione, che si manifesterebbe nell’assegno di settembre senza attendere il nuovo anno. Questa indicizzazione accelerata sarebbe calcolata sull’inflazione dei primi sei mesi dell’anno, più contenuta rispetto ai livelli attuali, e scaglionata in base al meccanismo delle fasce di pensione: il costo dell’operazione sarebbe inferiore al miliardo.

L'entità delle pensioni cambia nel tempo. C'è un meccanismo di rivalutazione cioè di adeguamento all'inflazione. Il tasso di inflazione su base annua del 2022 è stimato a oltre l'8%, mai così alta dagli anni '80, questo significa - senza scendere nel dettaglio di calcoli e importi - che sostanzioso sarà anche l'adeguamento: assegni più alti quindi per aiutare chi incassa la pensione ad arrivare a fine mese. 

Gli aumenti potrebbero dunque diventare realtà già a settembre o ottobre: 3 o 4 assegni del 2022, più la tredicesima. L’ipotesi è di far avere ai pensionati già a settembre la rivalutazione dei primi sei mesi del 2022. Senza entrare per ora nel dettaglio, di che cifre stiamo parlando? L'ultima rivalutazione per una pensione di 1.000 euro lordi è stata pari a circa 13 euro netti, con 1.500 euro di pensione 18 euro, 25 euro per chi aveva un trattamento di 2.500 euro. Ma erano aumenti calcolati su un'inflazione più bassa. Si tratta, in sintesi, di aumenti di alcune decine di euro. Sarà possibile fare calcoli più precisi leggendo il testo del decreto.

Cos'è la rivalutazione (o perequazione) delle pensioni

Le pensioni si rivalutano ogni anno sulla base dell'indice medio dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Gli indici mensili, la media annuale e la percentuale di variazione sono calcolati dall'Istat che li comunica al Ministero dell'economia. Questo, ogni anno, di solito a novembre, emette un decreto di concerto con il Ministero del lavoro con il quale indica in via provvisoria la percentuale di perequazione automatica per le pensioni per l'anno seguente e rende noto il valore definitivo dell'aumento per l'anno in cui esce il decreto. Questo valore può coincidere o no con quello indicato l'anno prima in via provvisoria. Eventuali scostamenti sono conguagliati nell'anno successivo a quello di pubblicazione del decreto.

Dal 1° gennaio 2022 la rivalutazione delle pensioni ha reso un po' più alti gli assegni previdenziali grazie al loro adeguamento automatico al costo della vita. Gli incrementi sono stati maggiori rispetto al passato, non solo a fronte di un aumento dell'inflazione (+1,7%) ma anche per via di un cambio nella metodologia di calcolo, ritornato su tre scaglioni.

L'attuale meccanismo di rivalutazione prevede tre diverse fasce:

  • gli assegni con importo annuo inferiore alle quattro volte il trattamento minimo (quindi sotto i 2.062,00€ lordi mensili, stando ai valori attuali) hanno diritto a una perequazione al 100%;
  • gli assegni con importo compreso tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo (fascia tra 2.062,00€ e 2.577,90€ mensili) godono di una perequazione al 90%;
  • sopra le cinque volte il minimo (quindi sopra i 2.577,90€ mensili) la perequazione è del 75%.
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pensioni: dopo l'estate arrivano gli aumenti

MonzaToday è in caricamento