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Giovedì, 25 Aprile 2024
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La peste suina mette a rischio anche i salumi lombardi

"Se il virus dovesse arrivare negli allevamenti della Lombardia sarebbe una catastrofe" avverte Coldiretti

La peste suina mette a rischio anche i salumi lombardi. "Se il virus dovesse diffondersi negli allevamenti di maiali - si legge nella nota ufficiale di Coldiretti Lombardia - quattro salumi di qualità su cinque prodotti in Lombardia potrebbero scomparire". Gli agricoltori sono scesi in piazza Santi Apostoli a Roma con un vero e proprio blitz per denunciare l’invasione dei cinghiali e chiedere di fermare questa calamità che diffonde il virus della peste suina, distrugge i raccolti, aggredisce gli animali, assedia le stalle e causa incidenti stradali.

"Danni gravissimi"

“Più volte abbiamo denunciato i pericoli della proliferazione e diffusione senza freni di questi ungulati - dichiara Paolo Carra, vicepresidente di Coldiretti Lombardia -. I casi di cinghiali trovati positivi al virus della peste suina nel Lazio, in Piemonte e in Liguria ci preoccupano fortemente visto che in Lombardia alleviamo oltre la metà dei maiali italiani. Se il contagio dovesse arrivare nelle nostre stalle, il danno sarebbe gravissimo: servono azioni più incisive e un piano nazionale di abbattimento per garantire la sicurezza dei cittadini e la salute degli animali negli allevamenti”.

"Fermate i cinghiali con l'esercito"

"Per fermare l’invasione dei cinghiali nelle campagne e nelle città siamo pronti a chiedere l’intervento dell’esercito - afferma il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini -.  Questa è l’ultima manifestazione pacifica che facciamo, se non otterremo risultati la prossima volta saremo a Montecitorio poiché non è assolutamente sostenibile la situazione nella quale ci hanno messo. A causa dei cinghiali abbiamo perso 800mila ettari coltivati, mettendo a rischio la nostra capacità produttiva in un momento peraltro delicato a causa della guerra in Ucraina. E’ paradossale che con i costi fuori controllo noi dobbiamo spendere di più per coltivare e il raccolto ci vien distrutto dai selvatici. Ma ci sono anche agricoltori che hanno addirittura perso la vita a causa dei cinghiali e in un Paese normale ciò non dovrebbe essere possibile".

Quanti i cinghiali in Italia

Con l’Italia invasa da 2,3 milioni di cinghiali oltre alla peste suina è allarme per l’incolumità delle persone in campagna e in città. "I branchi dei cinghiali, infatti - continua la Coldiretti Lombardia - si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, razzolano tra i rifiuti con rischi per la salute, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti. In Lombardia sono almeno novemila in dieci anni gli assalti dei cinghiali nei campi e sulle strade, secondo un’analisi della Coldiretti lombarda su dati regionali. Una situazione che è diventata insostenibile con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole danneggiate, dal fieno al mais, dalle patate ai piccoli frutti, dal riso alle vigne fino agli uliveti. "Questi animali - si legge nella nota ufficiale - sconvolgono l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico e non risparmiano nemmeno i muretti a secco, la cui arte è stata riconosciuta dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità".

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