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Giovedì, 28 Marzo 2024
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I ragazzi autistici di Pizzaut insultati dai no vax

Lunedì avevano preparato e offerto la pizza ai medici e agli infermieri del centro vaccinale di Monza. I no vax li hanno riempiti di insulti

Lunedì 3 gennaio avevano deciso di tener chiusa la pizzeria di Cassina de' Pecchi, nel Milanese, per recarsi con il truck al centro vaccinale di Monza e preparare e consegnare pizze calde ai medici, agli infermieri e ai volontari in servizio nell'hub dell'ex area Philips.

Un gesto partito dal cuore, per ringraziare chi - dallo scorso aprile - è in prima linea in uno degli hub più importanti della Lombardia. 

Ma i ragazzi di Pizzaut, e il suo fondatore Nico Acampora, sono stati sommersi dagli insulti dei no vax. E' lo stesso papà di Pizzaut, la prima pizzeria in Italia gestita da persone autistiche, ad aver raccontato l'episodio e mostrato gli insulti. 

Con un lungo post su Facebook Acampora ha deciso di raccontare gli insulti ricevuti sui social da alcuni no vax. Che lo hanno appellato come "venduto, delinquente, servo", oltre a una serie di parolacce. 

Non è la prima volta che Nico Acampora e i suoi ragazzi vengono presi di mira dagli odiatori della rete. Ma questa volta il papà brianzolo che con il suo progetto ha deciso di offrire un'opportunità lavorativa e di autonomia ai ragazzi autistici, ha deciso di rispondere per le rime agli haters.

"Devo dirvi, cari odiatori da tastiera, che sono disponibile a confrontarmi con voi in qualsiasi momento, che sono disponibile a parlare di diritti e di doveri, che posso dialogare sui contenuti, sulle contraddizioni, che posso capire il timore di una compressione di diritti democratici - ha scritto sulla pagina Facebook di Pizzaut -. Che sono disponibile ad accogliere qualsiasi vostra critica ed anche tutte le vostre offese personali...Ma non posso in nessun modo accogliere le offese ai ragazzi di PizzAut, loro non lo meritano". 

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