Pizzaut conquista il Papa con la sua pizza "Cantico delle creature"
Questa mattina l'incontro con il Santo Padre
"Esiste un'economia che mette l'uomo al centro e poi esiste un'economia di scarto che non considera l'uomo, bisogna decidere da che parte stare". Così Papa Bergoglio ha accolto questa mattina, venerdì 1 aprile, Nico Acampora e i suoi ragazzi di Pizzaut.
Un'emozione immensa quella vissuta dal "papà" della prima pizzeria gestita da persone autistiche. Ha regalato al Papa il grembiule di Pizzaut e lo ha aiutato in dinossarlo. Stupendo il volto del Papa raggiunte con indosso il mitico grembiule blu. Ma la gioia più immesa per Nico Acampora è stata quella di poter mostrare al Santo Padre i suoi ragazzi al lavoro: la passione e la dedizione che questi pizzaioli e camerieri speciali mettono in ogni loro azione. Perchè, come più volte raccontato, grazie al lavoro i professionisti di Pizzaut hanno raggiunto un'autonomia che fino a pochi anni fa anche i loro genitori stentavano a credere. E a sperare.
Una giornata che Acampora e i suoi ragazzi certamente non dimenticheranno. All'alba, con il loro truck, hanno raggiunto le mura della città del Vaticano. "Sembra un miracolo - ha dichiarato Nico Acampora durante la diretta Facebook -. Siamo proprio accanto al colonnato di San Pietro. Mi spaventa solo l'idea che possa partire qualche schizzo di pomodoro". I pizzaioli sono arrivati poco dopo e hanno iniziato a preparare le pizze per le persone senza fissa dimora che vivono vicino al colonnato, per risvegliarle con una colazione diversa e speciale, con quella che è stata soprannominata "la pizza più buona della galassia conosciuta" preparata da pizzaioli speciali.
Poi l'emozionate incontro con il Santo Padre. I ragazzi si sono messi ben presto al lavoro per donare un pranzo diverso a Papa Bergoglio e ai suoi collaboratori. E per il Papa, come anticipato ieri da MonzaToday, una pizza dedicata a quella preghiera di San Francesco tanto cara a Bergoglio. Per lui la pizza Cantico delle Creature: "Amata sorella acqua e farina di grano di terra che tutto sostenta e governa - si legge sulla pagina Facebook di Pizzaut -. Base rossa come il fuoco, raggiante e che ci illumina; mozzarella e patata bianca come la luna...pomodorini pachino gialli e rossi come il sole e le stelle, chiare, preziose e belle; Infine una spolverata dei fratelli vento e tempo... simbolizzati dall'aroma volteggiante di due spezie globali che uniscono i popoli..il pepe nero e la curcuma".
Nico aveva preparato i suoi ragazzi all'incontro. Francesco, il pizzaiolo, gli aveva confidato il desiderio di dire al Papa di telefonare a Putin e di far smettere la guerra; Lorenzo conosciuto per il suo abbraccio vigoroso aveva fatto le prove per un abbraccio più "delicato". Ma, come per miracolo, tutto è acacduto con grande naturalezza. La stessa che contraddistingue i ragazzi di Pizzaut.