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Sabato, 20 Aprile 2024
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L'ospedale brianzolo dove durante gli interventi i robot collaborano con i robot

Anche se il ruolo del chirurgo resta fondamentale

Fino a pochi anni fa in sala operatoria erano i chirurghi che collaboravano con i robot. Adesso la tecnologia ha fatto ulteriori passi in avanti e sono i robot che collaborano con i robot sempre, naturalmente, guidati dalla mano esperta ed allenata dell’uomo. Proprio come avviene al Policlinico di Monza dove l’équipe guidata dal dottor Ferdinando Battistella - responsabile dell’Unità Operativa di chirurgia protesica robotica e traumatologia dello sport - ha dato il via a una particolare attività chirurgica del ginocchio con l’ausilio di un sistema robotico definito 2.0 o meglio  cobotica, ossia collaborazione con robot. Una tecnica che ormai è entrata nella routine della sala operatoria del nosocomio monzese da oltre un anno.

Il ruolo del chirurgo resta fondamentale

Il ruolo del chirurgo, naturalmente, resta centrale ma diverso rispetto al passato. Tra il chirurgo e il sistema robotizzato si è creata una vera e propria collaborazione.  Il robot non sostituisce lo specialista ma grazie alla sua straordinaria precisione lo aiuta nel suo lavoro. Con tanti vantaggi per il paziente: minore ospedalizzazione , tempi di recupero più brevi, minor dolore, meno complicanze e soprattutto il paziente ritorna subito in piedi e riprende immediatamente a camminare.  Inoltre il paziente non avverte più la protesi come una sorta di corpo estraneo nel ginocchio, ma qualcosa di naturale.

Meno complicanze

Ad oggi sono circa un centinaio gli interventi di questo tipo eseguiti al Policlinico di Monza: senza alcuna complicanza e con un elevato tasso di soddisfazione. Alcuni pazienti sono persino tornati a svolgere attività sportiva, altri non avendo un passato sportivo hanno ripreso le loro normali attività.  “Al Policlinico di Monza si è riusciti a combinare la precisione e l’efficienza del robot con il 'tocco' umano per una chirurgia del ginocchio personalizzata - spiega il dottor Battistella -. Inizialmente è stata la protesica del ginocchio a far da padrona nella cobotica. Grazie a questa innovativa tecnica chirurgica i pazienti sottoposti ad intervento di protesi del ginocchio hanno potuto riprendere non soltanto le normali attività di vita quotidiana ma anche in alcuni casi l’attività sportiva, ripresa impensabile con la tecnica tradizionale”.

Una nuova era chirurgica

Un aiuto importante anche per gli sportivi che hanno subito gravi incidenti al ginocchio. Naturalmente non potranno tornare ai livelli professionali, ma potranno comunque continuare a svolgere attività sportiva. “Siamo di fronte ad una vera svolta nella chirurgia del ginocchio - conclude il dottor Battistella -.  La tecnologia  robotica 2.0 è al centro di un sistema ,che con l’ausilio delle Wearabletecnologie della intelligenza collaborativa migliorerà di giorno in giorno, adattando la tecnica ai requisiti anatomici e funzionali di ogni specifico ginocchio. È iniziata una nuova era chirurgica dove è possibile imparare da ogni intervento chirurgico per migliorare il successivo e per tutti i pazienti”.

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