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Poliziotti brianzoli in trasferta a Roma per chiedere maggiori tutele

In piazza gli agenti del Sindacato Autonomo di Polizia

Agenti della Polizia di Stato di Monza e Brianza in trasferta a Roma per esprimere solidarietà al collega che lo scorso 19 giugno, mentre era in  servizio nei pressi della stazione Termini, ha ferito alla gamba un uomo che brandiva un coltello contro i passanti. Un gesto che ha visto l’agente finire sotto inchiesta.

Una decina i poliziotti monzesi che fanno parte del Sindacato Autonomo di Polizia che hanno aderito all’iniziativa per chiedere maggiori tutele (anche legali) per gli agenti che lavorano in mezzo alla strada.

“Vogliamo servire il nostro Paese al meglio, ma esigiamo di farlo in sicurezza - si legge nella nota stampa diffusa dal Sindacato Autonomo di Polizia di Monza - Negli anni chi veste una divisa ha subito una continua opera di delegittimazione, denigrazione, strumentalizzazione e gogna mediatica. Oggi chi scende in strada o siede su una volante per garantire la sicurezza del Paese è un eroe. Oltre a esporre se stesso, rischiando la propria incolumità e la propria vita, espone anche la serenità e il futuro della propria famiglia, perché la tutela legale per fatti di servizio dobbiamo pagarla di tasca nostra”.

Il sindacato chiede protocolli operativi chiari dove sia espresso esplicitamente quello che l’agente può e non può fare.

“Siamo vittime dell’atto dovuto - prosegue la nota stampa - e delle controdenunce come strategia difensiva che ci costringono a sostenere personalmente le spese legali e peritali. E’ necessario che sia l’Amministrazione a pagare da subito la difesa. Il poliziotto agisce per tutelare un interesse pubblico e non un interesse personale”.

Gli agenti chiedono anche la dotazione di taser, bodycam e giubbetti antitaglio.” I poliziotti non temono di dover rispondere delle proprie azioni o operato di fronte alla comunità - conclude il comunicato stampa - Quelle sull’oltraggio, sulla violenza e resistenza a pubblico ufficiale sono norme blande e inefficaci; per come oggi sono applicate esse non svolgono la necessaria funzione di deterrenza. Il rispetto per chi serve il Paese e il suo livello di civiltà passa anche dal riconoscimento e dalle tutele dei suoi servitori. Servono tutele e garanzie professionali”.

L’onorevole della Lega Gianni Tonelli, poliziotto e sindacalista, ha già presentato un disegno di legge per garantire trasparenza e sicurezza alle forze dell’ordine che lavorano in strada.

Una vicenda, quella delle mancanze delle tutele legali per le forze dell’ordine, che proprio in questi giorni è salita delle cronache nazionali grazie alla denuncia dell’agente brianzolo Pasquale Alessandro Griesi, segretario provinciale di Milano della Federazione Sindacale della Polizia di Stato. Griesi aveva denunciato la mancanza di tutele per gli agenti e i militari che lavorano in mezzo alla strada. Il sindacalista brianzolo è riuscito a strappare una promessa al sottosegretario del Ministero dell’Interno Nicola Molteni: tutela legale per operatori delle forze dell'ordine che finiscono sotto processo.

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