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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità San Gerardo / Via Giambattista Pergolesi

Bianca, la pensionata che ha "adottato" la mamma ucraina malata di leucemia

Imma ha dovuto lasciare in Ucraina il marito e il figlio. Bianca, pensionata monzese, ha deciso di accudirla come una figlia

Quando ha saputo che a Monza sarebbe arrivata una giovane mamma malata di leucemia e che aveva bisogno di una famiglia che vive vicino all'ospedale San Gerardo Bianca ha offerto subito la sua disponibilità. Dall'oggi al domani ha preparato la cameretta per l'ospite in attesa di poterla abbracciare e regalare quella tranquillità che le bombe della guerra le avevano rubato. Ma giunta a Monza Imma, la giovane mamma malata di leucemia, è stata immediatamente ricoverata all'ospedale San Gerardo per ulteriori accertamenti e Bianca ha deciso che le sarebbe stata accanto, anche se in ospedale.

Sempre vicino alla sua "bimba" dell'Est

Una storia carica di umanità quella che lega Bianca, pensionata monzese, e Imma una giovane mamma ucraina che domenica è arrivata a Monza ed è stata subito ricoverata all'ospedale San Gerardo. Bianca ha chiesto alla direzione dell'ospedale di poter andare tutti i giorni dalla sua Imma. "Per me è come una figlia - spiega Bianca che ha conosciuto la sua "ragazza" dell'Est solo domenica mattina -. Mi ha subito rubato il cuore e quindi ho deciso che, se in questo momento non posso ospitarla perchè ha bisogno di cure ospedaliere, le voglio comunque stare vicino il più vicino possibile". Quel prendersi cura tipico delle mamme ha scatenato un legame profondo e sincero tra Imma e Bianca. La pensionata monzese ogni giorno porta il cambio alla sua Imma, cerca di trascorrere più tempo possibile insieme a lei, tra risate e chiacchiere aiutate entrambe da quel traduttore simultaneo che permette di capirsi. Ma sono soprattutto gli sguardi e le attenzioni di Bianca a dare la carica a Imma che ha capito che qui a Monza ha trovato una sorta di seconda "mamma". 

La famiglia ancora in Ucraina

Anche perchè Imma, oltre a lottare contro la malattia, ha comunque il pensiero fisso che in Ucraina ha lasciato il marito e il bambino. Purtroppo dall'Ucraina non hanno fatto partire il marito che l'avrebbe aiutata per seguire il figlio. Entrambi sono rimasti nel Paese martoriato dalle bombe nell'attesa di poter raggiungere la donna il prima possibile. 

Sabato nuovi profughi: servono famiglie

Intanto sabato mattina arriverà a Monza un pullman con circa una sessantina di profughi provenienti dall'Ucraina. L'iniziativa, coordinata dall'avvocato Agostino D'Antuoni, porterà in Italia bambini, donne e anziani che fuggono dalla guerra. "Questa volta, però, il pullman non partirà dall'Italia ma direttamente dall'Ucraina - spiega D'Antuoni -. Proprio in queste ore si stanno radunando a Leopoli decine di profughi provenienti da varie parti dell'Ucraina. A Leopoli poi un imprenditore ucraino ha organizzato e pagato il pullman che nelle prime ore della mattina di sabato porterà a Monza i civili". La macchina organizzativa messa in piedi dall'avvocato D'Antuoni si sta già attivando per trovare famiglie disposte ad accogliere, anche solo per poco giorni, i nuovi arrivati. Chi è disponibile ad aprire le porte di casa può telefonare direttamente allo studio del legale al numero 0399636372

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