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Da Monza la raccolta di scarponi e medicine per la "resistenza civile" in Ucraina

Un aiuto anche ai civili che stanno difendendo le città

Gli uomini e i ragazzi non escono dall'Ucraina. Tanti quelli fatti scendere dalle auto e dai pullman diretti verso l'Italia. E adesso c'è la chiamata alla "resistenza civile". E da Monza partono le raccolte di medicine, vestiario invernale e scarponi (modello anfibi) da inviare in Ucraina. 

"I ragazzi e gli uomini che scendono in strada al fianco dei militari a difendere il Paese spesso indossano solo scarpe da tennis e una tuta - spiega Mykola, ucraino che da anni vive e lavora in Brianza e che da subito si è attivato con la raccolta di aiuti da inviare alla popolazione locale -. Molte città sono state bombardate, le case sono state distrutte. Ma loro non si fermano e malgrado tutto resistono. Scendono in strada senza armi, e vestiti con quello che gli è rimasto". Da qui la decisione di organizzare una raccolta di vestiario infernale (maglioni, pantaloni e tute pesanti, calze di lana), scarpe modello anfibi (dal 41 al 45) e medicine (antidolorifici, antinfiammatori). 

Il punto di raccolta è presso lo Studio Gayatri di Monza (via Monte Santo) dove ormai da settimane si sta raccogliendo cibo da inviare alla popolazione rimasta in Ucraina. Adesso anche un nuovo punto di raccolta per aiutare la "resistenza civile": per la consegna del materiale è possibile inviare un whatsapp al numero 333/4822351. 

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