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Dal Pirellone l'impegno a promuovere progetti di inclusione per i ragazzi autistici

Dopo l'episodio dei genitori brianzoli che hanno chiesto alla scuola di non ammettere il figlio autistico agli esami di maturità

La Regione Lombardia al fianco di Melissa e Matteo per promuovere rapidamente iniziative di inclusione abitativa, formativa e occupazionale. La vicenda dei genitori di Seregno che avevano chiesto alla direzione della scuola superiore frequentata dal figlio autistico di non ammetterlo agli esami di maturità e di fargli ripetere l’anno, ha raggiunto anche la Regione Lombardia.

Una richiesta che arrivava dalla volontà di garantire al ragazzo la conclusione di quel Piano educativo individuale che gli avrebbe poi permesso di accedere ai centri disabili del territorio.

“Per Alessandro non è importante acquisire nozioni – ripetono i genitori a MonzaToday-. Ma creare rapporti sociali con i suoi coetanei. Rapporti che a causa della pandemia non sono avvenuti. Tanti mesi a casa in lockdown, con contatti interpersonali ormai azzerati. Alessandro si forma dall’esperienza con i suoi coetanei, non dalla solitudine con un insegnante che gli spiega storia e geografia”.

"Sono vicina ai genitori che in questi giorni hanno chiesto che il figlio, un ragazzo autistico brianzolo, non venga ammesso alla maturità – dichiara Alessandra Locatelli, assessore regionale alla Disabilità -. La pandemia, purtroppo, ha inciso sul percorso formativo dei nostri ragazzi e delle persone più fragili, che più di altre hanno bisogno di socialità, e ne hanno risentito in maniera più evidente. In questo tempo ho avuto modo di approfondire la mia conoscenza del mondo dell'autismo e in particolare delle famiglie che lo vivono direttamente e quello che sta vivendo questa famiglia in particolare riguarda anche tante altre persone che in questo difficile anno hanno sofferto tantissimo”.

L’obiettivo è lavorare soprattutto per il futuro di questi ragazzi, garantendo loro – una volta terminato il percorso di studio – di avere comunque raggiunto l’autonomia.

“Chiaramente la strada da percorrere verso una maggiore inclusività è ancora lunga ed è proprio su questo che dovremo lavorare – aggiunge l'assessore Locatelli - Credendo fortemente nell’inclusione abitativa, formativa e occupazionale delle persone con sindromi dello spettro autistico, la mia priorità e quella di Regione Lombardia è dare al più presto risposte mirate rispetto alla carenza di strutture e creare maggiori opportunità per un futuro inclusivo. È necessario implementare i percorsi di formazione ed occupazione e promuovere modelli positivi come PizzAut, la prima pizzeria per ragazzi autistici aperta in Italia, e di altre realtà che operano con dedizione. Lavorare in rete con le associazioni è un dovere delle istituzioni per fare in modo che i ragazzi possano trovare un adeguato percorso di vita anche dopo la scuola".

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