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"Quando si chiude un negozio si pone fine a sogni e sacrifici"

Dopo l'ennesima chiusura di un'attività commerciale in centro a Monza la denuncia (e la riflessione) del presidente di Confocommercio Domenico Riga

Ennesima saracinesca abbassata in centro a Monza. Ennesima attività storica che chiude i battenti. Ormai da anni, ancor prima dell'emergenza sanitaria, nel capoluogo brianzolo il commercio di vicinato aveva iniziato ad annaspare.  Attività che, per vari motivi, cessano la loro attività e quando quella saracinesca si abbassa definitivamente si crea la consueta scia di ricordi e di riflessioni sul perchè il commerciante abbia deciso di alzare bandiera bianca.

Ma dopo l'ennesima chiusura di un negozio in centro (in via Manzoni), questa volta ad intervenire sui social è Domenico Riga, presidente di Confcommercio Monza e Circondario. Sollecitando maggiore rispetto nei confronti della categoria. Solo con interventi preventivi è possibile evitare la mattanza di attività commerciali che decidono di chiudere. Non sempre perchè il titolare ha raggiunto l'agognata età della pensione.

"Ci vuole più rispetto per i negozianti"

"Molto spesso non si pensa che quando si chiude un negozio si pone fine a dei sogni, delle aspettative - scrive Riga sulla sua pagina Facebook -. Vengono vanificati sacrifici, impegno, denaro e il tempo dedicato. Quel tempo che in una vita terrena troppo spesso non viene considerato". Riga da tempo pone l'attenzione sulla necessità, da parte delle istituzioni, di avere maggiore attenzione ai bisogni dei commercianti che il lockdown, ha messo completamente in ginocchio. "Il mestiere del commerciante oggi più che mai è ancora più complicato - prosegue il presidente di Confcommercio -. E non è più sufficiente amare solo il proprio lavoro. Ma occorrebbe ricevere un po' più di rispetto". 

I commercianti di Monza scrivono al sindaco

Una richiesta di aiuto che proprio settimana scorsa Riga aveva lanciato al sindaco Dario Allevi al quale aveva inviato una lettera a nome di molti negozianti di Monza. I commercianti monzesi chiedono maggiore attenzione: più forze dell'ordine in giro per la città, soprattutto in alcune vie del centro storico dove spesso avvengono episodi di aggressioni e liti; una migliore illuminazione delle strade per invogliare i cittadini ad uscire di casa anche con l'arrivo delle giornate invernali; ulteriori sconti sulla tassa rifiuti tenendo conto che per poter allestire gli spazi esterni concessi dal Comune in questo periodo di emergenza sanitaria i commercianti hanno dovuto far fronte ad ulteriori spese; a riunire velocemente il Distretto del Commercio del Comune di Monza per permettere di accedere ai fondi messi a disposizione dalla Regione per i negozianti. 
Ma nel frattempo i commercianti esausti decidono di porre fine a sogni, sacrifici ed entusiasmo.

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