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"Mio figlio di 11 anni in giro solo", scuola non apre per "mancata sanificazione": 250 minori in strada

Mercoledì mattina la scuola non ha riaperto perchè - secondo l'istituto - non era stata effettuata una adeguata sanificazione dei locali dopo il voto. Gli studenti sono quindi stati rimandati a casa: la rabbia dei genitori

Un eventuale rischio sanitario che - visto il presunto mancato smaltimento di mascherine e materiale di scarto all'indomani della consultazione elettorale nelle aule della scuola - nessuno voleva assumersi. E un problema - forse ancora più grande - relativo alla sicurezza di circa trecento minorenni, lasciati fuori dai cancelli al suono della campanella della prima ora mentre i genitori credevano fossero in aula.

Succede a Bellusco, comune della Brianza Vimercatese. Mercoledì mattina la scuola media cittadina dell'istituto comprensivo Bellusco e Mezzago non ha fatto accedere i ragazzi ai locali scolastici. Come ha spiegato la dirigente Laura Sisca in una circolare pubblicata sul sito della scuola eindirirzzata anche al comune, alla prefettura e alla segreteria del ministro Azzolina, la ragione è stata la "mancata pulizia degli spazi dopo le consultazioni elettorali". Sei aule su una trentina quelle che a quanto emerge sarebbero state utilizzate per le operazioni di voto con locali che invece si sarebbe potuto riorganizzare in attesa del ripristino degli spazi. Una sanificazione non avvenuta, dunque, come contesta la scuola che ha denunciato anche condizioni igieniche non idonee per i servizi e il mancato smaltimento di mascherine. Il comune invece dopo aver appreso della mancata apertura dell'istituto ha condannato la decisione, sostenendo che la sanificazione era stata effettuata e giudicando l'episodio "gravissimo".

In mezzo - anzi tecnicamente in strada - tra la scuola e il comune c'erano circa duecentocinquanta ragazzini. Figli, alcuni poco più che bambini, che i genitori credevano fossero in classe, sotto la tutela di un adulto, a studiare e che invece sono stati costretti a restare fuori casa senza che le famiglie fossero avvertite in anticipo (la comunicazione sarebbe infatti giunta alle famiglie dopo le 8).

"Mio figlio ha undici anni e frequenta la prima media: fino all'anno scorso ero io ad accompagnarlo a scuola e ad andarlo a prendere" racconta una mamma indignata per quanto accaduto mercoledì mattina. "Si chiede alle famiglie di non far portare il cellulare a scuola ai ragazzi e poi ce li ritroviamo in strada senza che nessuno dalla segreteria abbia fatto una telefonata o che sia arrivata in anticipo una comunicazione sul registro elettronico" racconta.

"Fortunatamente io lavoro da casa ma per molte mie amiche non è così e si sono ritrovate i figli da soli in strada mentre erano in ufficio" ha aggiunto la donna che ha scoperto per caso che la scuola non aveva ammesso i ragazzi in aula. "Ho accompagnato mio figlio a scuola poi sono andata al mercato per fare due commissioni e mentre ero lì ho incrociato una conoscente che era al telefono con la figlia che le spiegava che la scuola era rimasta chiusa" racconta. "Ho chiamato subito mio marito che mi ha detto che nostro figlio era già rincasato ma molti ragazzi probabilmente sono rimasti in giro da soli".

"E' inammissibile che la preside che era già al corrente della problematica dal giorno precedente non abbia avvisato le famiglie: avrebbe potuto mandare una comunicazione sul registro elettronico o una mail". Nessuna telefonata in ogni caso risulta sia partita dalla segreteria della scuola per avvisare le famiglie che i minori non sarebbero stati accolti nelle aule e quindi sarebbero rimasti in strada. "Mio figlio è rientrato subito ma il problema è che sono stati lasciati da soli in giro quasi trecento ragazzini senza che i genitori sapessero dove fossero".

Un problema di sicurezza quindi che dall'amministrazione comunale hanno scelto di affrontare potenziando la presenza degli agenti di polizia locale sul territorio. "Abbiamo chiesto alla Polizia locale di vigilare sul territorio per una maggiore sicurezza e controllo sui minori presenti per le vie del paese questa mattina. Stante quindi il fatto che la sanificazione è avvenuta nei tempi previsti, siamo sicuri che una collaborazione per il bene dei ragazzi, delle famiglie e della comunità sia possibile. E continueremo a fare il possibile, in termini di attività e di atteggiamenti costruttivi, perché questo accada. Altrimenti, a farne le spese saranno soltanto gli alunni, le famiglie e più in generale la credibilità e l’autorevolezza delle Istituzioni coinvolte" si legge nella nota arrivata dal comune. Gli agenti del corpo di polizia locale Brianza Est si sono attivati per verificare che non ci fossero situazioni di emergenza con minorenni impossibilitati a rientrare in casa o senza strumenti per contattare i genitori. Ora a chiarire le responsabilità nella vicenda saranno le indagini: verrà fatta una comunicazione formale alla Procura in merito all'episodio e tra le ipotesi di reato che potrebbero profilarsi c'è anche quella di interruzione di pubblico servizio.

"Mancata sanificazione", scuola resta chiusa

"Mancata pulizia degli spazi dopo le consultazioni elettorali" hanno contestato dall'istituto comprensivo di Bellusco e Mezzago dove mercoledì mattina, giornata in cui era prevista la ripresa dell'attività didattica, il personale ha deciso di rimandare a casa centinaia di studenti (250 gli iscritti). 

"A causa della mancata pulizia e disinfezione dei locali adibiti a seggio elettorale da parte dell’Ente Locale la ripresa delle attività didattiche prevista per oggi, 23 settembre 2020, non ha potuto aver luogo. Con nostro grande rammarico siamo stati costretti a sospendere le lezioni ed a procedere con il personale interno alle attività di pulizia" si legge nella nota pubblicata dall'istituto a firma della dirigente Laura Sisca. 

"L’accaduto ha dell’assurdo in quanto ieri pomeriggio (22/09/2020) abbiamo effettuato un sopralluogo nel plesso e, constatata la mancata pulizia, abbiamo immediatamente informato l’Amministrazione comunale allegando, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le foto dei bagni sporchi e delle mascherine non smaltite. Di fronte alle rassicurazioni ricevute e dato il rapporto fiduciario con l’Amministrazione comunale abbiamo dato per certo che i locali sarebbero stati sanificati, così come previsto nel D.L. 117/2020" aggiunge la nota. In realtà mercoledì mattina a scuola tutto sarebbe rimasto uguale.

"All’ingresso erano presenti scatoloni pieni di materiale vario, i bagni recavano tracce organiche, i pavimenti erano pieni di gocce, le pattumiere erano piene di mascherine sporche (chi ci garantisce che non siano infette?). Dinanzi a tale spettacolo non ci rimaneva che scegliere se far entrare gli alunni e il personale esponendo tutti ad evidenti rischi per la salute, oppure interrompere le lezioni. E’ evidente che, anche in questo caso, abbiamo scelto di tutelare la salute di tutti" hanno specificato dalla scuola.

Nel pomeriggio di mercoledì poi dalla scuola hanno annunciato la regolare ripresa dell'attività didattica a partire dalla giornata di giovedì in seguito alla avvenuta pulizia a cui hanno provveduto gli addetti del comune. 

Il comune smentisce: "Fatto grave"

Secondo il comune però la sanificazione sarebbe stata correttamente effettuata nei tempi previsti, come dimostrerebbero le attestazioni di cui l'amministrazione comunale ha detto di essere in possesso. "Siamo dispiaciuti di quanto accaduto questa mattina alla scuola secondaria di Bellusco e del forzato rientro a casa per tutti gli alunni, fatto grave e mai accaduto nel nostro paese" si legge in un comunicato dell'ente.

"Ad ora non è arrivata nessuna contestazione formale da parte della Scuola. Teniamo a precisare che la sanificazione degli ambienti era stata fatta nei tempi previsti e le attestazioni in nostro possesso lo dimostrano. Sono state rilasciate con rapportino, dichiarazione e schede tecniche e sicurezza dei prodotti. Spiace che centinaia di alunni siano stati mandati a casa. Abbiamo chiesto alla Polizia locale di vigilare sul territorio per una maggiore sicurezza e controllo sui minori presenti per le vie del paese questa mattina. Stante quindi il fatto che la sanificazione è avvenuta nei tempi previsti, siamo sicuri che una collaborazione per il bene dei ragazzi, delle famiglie e della comunità sia possibile. E continueremo a fare il possibile, in termini di attività e di atteggiamenti costruttivi, perché questo accada. Altrimenti, a farne le spese saranno soltanto gli alunni, le famiglie e più in generale la credibilità e l’autorevolezza delle Istituzioni coinvolte" conclude la nota.

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