Il sindaco che accoglie gli insegnanti con un messaggio di Piero Angela
La scelta di Marco Citterio
In questi giorni si susseguono i messaggi di benvenuto che i sindaci fanno ai bambini e ai ragazzi che tornano a scuola. Ma a Giussano il sindaco Marco Citterio e l'assessore all'Istruzione Sara Citterio hanno deciso di dare il benvenuto anche agli insegnanti.
Affidandosi a un pensiero di Piero Angelo, il grande giornalista scientifico morto un mese fa. Agli insegnanti in servizio nelle scuole di Giussano è stato consegnato questo pensiero: "L'insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello. Glielo affida perché lo trasformi in un oggetto pensante. Ma l'insegnante è anche la persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli, perché diventino il paese di domani”.
Un compito arduo e di grande responsabilità quello che maestri e professori dovranno portare avanti nei prossimi mesi. Lo sanno bene anche il sindaco e l'assessore. E mentre ai docenti Marco e Sara Citterio augurano la capacità e l'entusiasmo di coltivare cervelli, ai bambini e ai ragazzi di Giussano tornati sui banchi di scuola augurano la curiosità: “La creatività è soprattutto la capacità di porsi continuamente delle domande” è il messaggio preso in prestito da Piero Angela che è stato consegnato agli alunni.
A Giussano sono circa 1.900 gli alunni suddivisi in 87 classi di cui 14 alla primaria Gabrio Piola, 8 alla Carlo Porta, 16 alla “Ada Negri” di Paina, 5 alla “San Filippo Neri” di Birone e 10 alla primaria “Don Rinaldo Beretta” di Robbiano. Alla scuola secondaria, 15 classi frequentano la “Salvo d’Acquisto” di Paina e 19 la “Alberto da Giussano” a Giussano.
"La scuola ha un valore fondamentale per la costruzione delle generazioni che domani guideranno la nostra città e saranno figure attivo in ambito imprenditoriale, lavorativo, sociale e associativo - ha commentato il sindaco Marco Citterio -. Queste citazioni di Piero Angela sono al tempo stesso semplici ma fortemente responsabilizzanti. Invitano gli alunni a non fermarsi mai alla superficialità e attribuiscono agli insegnanti un fondamentale ruolo per il progresso sociale, economico e scientifico della nostra collettività”