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La scuola monzese che ha dato vita al design in Italia celebrata un secolo dopo

L’ISIA di Monza 100 anni dopo. Un convegno celebra la nascita del "made in Italy"

L’ISIA di Monza compie 100 anni. E un secolo dopo, in Villa Reale, si celebra la storia della scuola che diede l’impulso alla nascita del design in Italia.

Si terrà sabato 12 novembre, presso la Sala degli Specchi della Villa Reale, una tavola rotonda dedicata ai cent’anni dalla fondazione dell’ISIA di Monza, “costola” dell’Umanitaria per volere di Augusto Osimo. Il confronto - che vedrà il contributo di periti del settore e docenti – nasce dalla volontà di portare alla luce, a un secolo di distanza, il valore e il significato della nascita dell’ISIA nel capoluogo brianzolo, con l'obiettivo di costituire un team di ricercatori ed esperti che possa progettare un grande evento per il 2023, anno in cui si celebrerà il centenario della prima edizione della Biennale di Arti Decorative, che si svolse nel 1923 proprio nelle sale di Villa Reale, e da cui ebbe origine la Triennale di Milano. I relatori, tra cui la storica del design Anty Pansera e il professore Federico Bucci, ordinario di storia dell’architettura del Politecnico di Milano, ripercorreranno quegli anni di grande creatività, che videro la nascita di una scuola inedita nel panorama difficile del primo Dopoguerra. Un’istituzione che puntava, sul modello di altre grandi istituzioni internazionali, a progettare una formazione legata alle arti applicate. Dalla contaminazione - tra arte, artigianato e aziende - nasceva, di fatto, il design, che troverà da subito nel territorio di Monza un luogo perfetto di sviluppo e si esprimerà, in seguito, nel cosiddetto “Made in Italy”, tutt’oggi vera cifra stilistica del nostro Paese.

“La fondazione dell'ISIA a Monza è evento esemplare dell'epoca d'oro che la nostra città visse al principio del Novecento: già punto di riferimento per l'artigianato, con la creazione dell'Istituto, Monza si attesta tra le grandi capitali delle arti decorative e applicate, in stretto collegamento con Vienna e con le grandi capitali europee. Ricordare questo momento cruciale della vita della nostra città, ricostruirne il contesto, significa - a mio avviso - identificare una traiettoria per il futuro, recuperare un’identità del passato, riaprire nuovamente un percorso che ci può proiettare tra le capitali europee del contemporaneo. Senza timore di una concorrenza - in testa, quella con Milano - che per noi può essere occasione feconda” ha spiegato Arianna Bettin, assessora al Parco e Villa Reale, Cultura, e Università del Comune di Monza.

Dello stesso parere anche il presidente del Consorzio, Paolo Pilotto, e Giuseppe Distefano, direttore generale Consorzio Villa Reale e Parco di Monza: “L’importanza strategica dell’evento di sabato è chiara, soprattutto in un momento di grande rilancio dell’attività del Consorzio e della Villa. Il tema dell’ISIA ci è dunque caro, perché nell’idea di un’identità plurima e stratificata, la Villa Reale non può dimenticare quel momento straordinario di innovazione, specie immaginando che la Reggia debba tornare ad essere un luogo di formazione e di creazione artistica contemporanea, non solo un giacimento di memoria. Ed in questo senso, ci stiamo muovendo con una serie di iniziative di significativo valore culturale che avranno grande visibilità a partire da fine anno e per tutto il 2023”.

“L’ISIA di Monza, fu un esperimento didattico d’avanguardia anche perché ebbe come docenti artisti di chiara fama, da Martini a Marini a Zovetti a Nizzoli a esponenti del Razionalismo milanese, e come studenti selezionati allievi borsisti provenienti da tutta Italia e dall’estero” ha concluso Alberto Crespi, critico d’arte.

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