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Sanità e tecnologia

Il 3D entra in sala operatoria: interventi sempre meno invasivi anche nei pazienti più gravi

Una rivoluzione per i malati di tumore al polmone e altre patologie respiratorie

La Chirurgia Toracica dell’Irccs San Gerardo di Monza diventa sempre più tecnologica. La Struttura complessa – diretta dal dottor Enrico Cassina – è già famosa e apprezzata a livello nazionale e internazionale per i suoi interventi per le patologie di natura benigna come le malattie del sistema nervoso autonomo (iperidrosi, eritofobia).

Adesso in sala operatoria il team della Toracica monzese potrà affidarsi anche al 3D. Nel nosocomio di via Pergolesi è arrivato un nuovo dispositivo che consente la visione intraoperatoria in 3D negli interventi endoscopici mininvasivi.  L’apparecchiatura permetterà ai chirurghi di poter eseguire in ancor maggiore sicurezza interventi di resezione polmonare mininvasiva. Ma soprattutto consentirà - nel rispetto dell’ultima frontiera circa il rinnovamento delle indicazioni alla chirurgia oncologica consolidate a livello internazionale - l’esecuzione di resezioni polmonari cosiddette “a risparmio”. Si potrà intervenire chirurgicamente in quelle situazioni “limite” nei pazienti malati di tumore al polmone e di altre patologie respiratorie che, difficilmente, avrebbero potuto sottoporsi a un intervento tradizionale e più invasivo. Già da anni al San Gerardo gli interventi di resezione polmonare mininvasiva vengono eseguiti con tecnica endoscopica monoportale, cioè con un’unica incisione di 3-4 cm. Adesso con l’introduzione della tecnologia 3D sarà ancora meno invasivo.

“Le patologie polmonari concomitanti – precisa il dottor Enrico Cassina - considerata l’età spesso avanzata dei pazienti con neoplasia polmonare, in un numero non risibile di casi hanno rappresentato per lunghi anni un limite alla potenzialità chirurgica nella cura della malattia. Ora grazie all’innovazione tecnologica e al completamento di studi internazionali dove si è potuto dimostrare la pressoché sovrapponibile sopravvivenza e recidività della malattia col trattamento chirurgico a risparmio (resezione sublobare) nei confronti della classica chirurgia resettiva (lobectomia) si apre la possibilità di trattare chirurgicamente con intento curativo anche soggetti con parziale deficit respiratorio. L’ottimizzazione del risultato lo si deve anche al rinnovamento delle tecniche anestesiologiche e di analgesia postoperatoria affidate ad un servizio di Anestesia e Rianimazione di altissimo livello, quale quello della Fondazione dell’IRCCS San Gerardo dei Tintori”.

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