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A Monza 19 nuove telecamere nei quartieri

Un progetto che punta ad allargare la rete della videosorveglianza e aumentare la sicurezza

A Monza arriveranno 19 nuove telecamere di sicurezza. E’ questa la dotazione prevista dal progetto di ampliamento del sistema di videosorveglianza per cui l’amministrazione comunale ha chiesto un finanziamento nell’ambito del Patto locale di sicurezza urbana tra il Comune di Monza e la Prefettura di Monza e Brianza.

“Il finanziamento – spiega l’Assessore alla Sicurezza Federico Arena – potrebbe consentire di aumentare il numero delle telecamere presenti in città, con una maggiore attenzione per i quartieri e le aree più sensibili. Gli occhi elettronici non sono la soluzione a tutti i problemi della sicurezza, ma sono un prezioso strumento di prevenzione e di indagine a disposizione delle forze dell’ordine”.

Dove saranno le telecamere nei quartieri?

Sono sei i luoghi individuati in cinque quartieri (San Fruttuoso, Libertà, Regina Pacis - San Donato, Cazzaniga e Sant’Albino) per il posizionamento di queste 19 telecamere. Di queste 18 sono «bullet» fisse e una è una videocamera «dome» o a cupola. Le fisse verrebbero installate alla Boscherona (6 occhi elettronici per controllare il parcheggio e l’area antistante, il chiosco del parco Villoresi/Boscherona, la pista ciclabile e l’incrocio con via della Stradella), in viale Libertà (4 per monitorare l’ingresso del centro civico e l’incrocio del viale), in via Buonarroti (4 per il controllo di piazza Bonatti e dell’intersezione di via Buonarroti con via Bramante da Urbino), in via Ramazzotti (2 puntate sulla piazza antistante la via) e in via Guardini (2 per il controllo dei giardini). Le videocamere sono dotate di autofocus, movimento sui tre assi, zoom motorizzato e infrarossi per la visione notturna. La videocamera «dome», invece, sarebbe installata in piazza Pertini.

La «dome» è di tipo «PTZ» (acronimo per «Pan-Tilt-Zoom»), una tecnologia che permette una variazione del posizionamento dell’obiettivo lungo gli assi orizzontali («Pan») oppure una rotazione lungo quelli verticali («Tilt»). L’investimento previsto è di circa 80mila euro, di cui ¼ a carico del Comune e ¾ del Ministero dell’Interno. Il progetto del Comune di Monza è già stato condiviso con la Prefettura di Monza e Brianza.

Come funzionano le telecamere

Le telecamere genererebbero un flusso continuo di immagini in modalità «live», nel rispetto delle indicazioni del Garante della Privacy, che verrebbe inviato alla centrale operativa del Comando di via Marsala attraverso un’infrastruttura dedicata, una rete wirless HiperLAN indipendente dalla rete dati del Comune. La copertura sarebbe garantita da un adeguato numero di ponti radio di ultima generazione «PtP» (punto a punto) e «PtMP» (punto a settoriale). I flussi di immagini verrebbero condivisi con le altre Forze dell’Ordine. “Questo progetto – precisa l’assessore – dimostra, ancora una volta, che vogliamo essere vicini alle esigenze dei cittadini con misure concrete. Gli investimenti in sicurezza sono, soprattutto in questo periodo, quanto mai opportuni e l’ampliamento della rete di videosorveglianza ci consentirà di aumentare ulteriormente il controllo del territorio e la sinergia tra tutte le Forze dell’Ordine”.

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