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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Novità / Triuggio

Chiude la storica villa brianzola di proprietà della Diocesi di Milano

Villa Sacro Cuore potrebbe anche essere alienata

A partire dal prossimo 21 ottobre termina le proprie attività la Villa Sacro Cuore di Triuggio, storica struttura dal 1984 di proprietà della Diocesi di Milano, adibita a centro di spiritualità e sede di convegni, corsi e incontri. Così inizia il comunicato pubblicato sul sito della Chiesa Milano. 

Una doccia fredda, anche se da tempo si vociferava sulle difficoltà economica nella gestione della dimora, circondata da un grande parco. Le ragioni all'origine della scelta sarebbero prettamente economiche: difficoltà di gestione e di manutenzione della struttura. Villa Sacro Cuore è dotata di oltre 150 posti letto, oltre ai servizi, alle parti comuni e agli ampi spazi aperti. Una villa che dovrà, entro breve, mettersi in regola con le normative di sicurezza e sottoporre la struttura a un importante intervento di restyling che, logicamente, comporta investimenti di centinaia di migliaia di euro. Nessuna ripercussione per i lavoratori della villa: l’ente che attualmente gestisce le attività formative, il Centro Ambrosiano, ricollocherà il proprio personale nelle sue due altre sedi di Seveso e Milano. Nei prossimi mesi la Diocesi valuterà le possibili destinazioni dell’immobile, non escludendo l’ipotesi di una alienazione. 

La villa dal 2011 al 2017 ospitò l'arcivescovo emerito cardinale Dionigi Tettamanzi. Dall'aprile 2016, in risposta all'appello di papa Francesco e del cardinale Angelo Scola, la struttura ospita, nell'ala ovest, 20 profughi di origine nigeriana.

"Nella decisione - spiega il Vicario episcopale per gli Affari generali e Moderator Curiae, monsignor Bruno Marinoni nella nota ufficiale pubblicata su Chiesa Milano - ha influito anche la consapevolezza che la Diocesi di Milano può contare per le proprie attività pastorali, formative e di spiritualità su altre importanti strutture, come ad esempio il Centro pastorale di Seveso e la Villa Cagnola a Gazzada, che saranno più che sufficienti al fabbisogno. E anche per queste strutture occorre curare con grande attenzione il tema della sostenibilità, tanto più in questa congiuntura come sappiamo molto delicata per tutti".

L'arcivesco Mario Delpini ringrazia chi in questi anni ha gestito l'accoglienza e la gestione della struttura. 

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