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Victoria, la profuga 18enne che in Brianza prepara i pacchi umanitari da inviare al fronte

Arrivata insieme alla sorella di 11 anni. Mamma e papà sono rimasti in Ucraina

Victoria è arrivata in Brianza pochi giorni fa. Lei, 18 anni, insieme alla sua sorellina Daria di 11, sono ospitate da una famiglia ucraina che vive a Biassono. Victoria e Daria sono arrivate all'inizio della settimana. 

In questi sette giorni la loro vita è stata totalmente sconvolta. La mamma le ha accompagnate alla frontiera. Entrate in Polonia le due ragazze sono state affidate a un conoscente e poi, in viaggio fino all'Italia destinazione Biassono dove ad attenderle c'era una famiglia di connazionali che già da tempo vive e lavora in Brianza. 

"La mamma è una volontaria dell'esercito - racconta la famiglia che le ospita -. Il papà, invece, faceva il camionista e negli ultimi giorni si è occupato del trasporto dei viveri e degli aiuti nel Paese. Pochi giorni fa poi la chiamata al fronte". La storia di Victoria e di Daria è simile a quella di tanti altri bambini e giovani. I genitori, per salvarli dalla guerra, li hanno fatti arrivare in Occidente, con la speranza che la guerra finisca in fretta e la famiglia si possa riunire. 

"Victoria è una ragazza molto generosa, già abituata in Ucraina ad aiutare la mamma nell'organizzazione di attività di volontariato - prosegue la famiglia ucraina che la accoglie -. Si sta ambientando e ci aiuta a preparare i pacchi con i generi alimentari e con i medicinali che spediamo in Ucraina. L'Italia, ma soprattutto la Brianza, sono molto generose. Dall'inizio della settimana non abbiamo un attimo di sosta, e dopo il lavoro prepariamo i pacchi. Victoria è orgogliosa di darci una mano, di aiutare a distanza la sua mamma, il suo papà e la sua gente".

Per lei e per la piccola Daria la vita è completamente cambiata. "Siamo felici di poterle ospitare - prosegue -. Mia cognata ha pochi anni più di lei e quindi non si sente sola o spaesata. Daria, invece, è molto più timida e riservata. Nei primi giorni aveva quasi vergogna anche a mangiare con noi, a chiedere qualcosa. Certamente non è stato un viaggio facile, lontano dai genitori". Daria e Victoria sentono ogni giorno mamma e papà, ma le immagini che vedono in tv e sui social naturalmente non le tranquilizzano. 

La comunità ucraina in Brianza da giorni sta lavorando senza sosta per aiutare i connazionali rimasti in Patria e i profughi che stanno arrivando. Esemplare la storia di Mykola e dei suoi due colleghi. I tre dipendenti di una ditta brianzola hanno attivato una grande raccolta di cibo, medicine e vestiti alla quale amici, conoscenti e tantissimi sconosciuti stanno rispondendo molto generosamente. I primi furgoni carichi di aiuti nei giorni scorsi sono arrivati a Leopoli. 

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