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Coronavirus, un numero verde e una task force per eventuali casi sospetti

Attivati controlli su passeggeri direttamente in aereo e percorsi specifici con i Medici di Base. Le direttive di Regione Lombardia

Un numero verde dedicato (1500), protocolli speciali con i medici di famiglia e controlli in aereoporto. Regione Lombardia ha comunicato i dettagli dell'apparato di sicurezza sanitaria predisposto per affrontare eventuali casi di contagio da "Coronavirus" che dovessero verificarsi sul territorio.

"Si effettuano controlli su passeggeri direttamente in aereo, sono stati attivati percorsi specifici con i Medici di Base e attraverso l'azienda regionale per l'emergenza urgenza. Niente allarmismi, in caso di necessità è opportuno rivolgersi direttamente al 112 o al numero del Ministero "1500" ha dichiarato l'assessore al Welfare Giulio Gallera. 

I controlli negli aeroporti

Da lunedì mattina anche nell'aeroporto di Malpensa, in accordo con il Ministero della Salute, è attivo il protocollo di monitoraggio per i passeggeri dei voli dalla Cina, con misurazione a bordo della temperatura di passeggeri ed equipaggio. A seguito di esito negativo dei controlli di temperatura, i passeggeri potranno sbarcare: a loro viene consegnata un'informativa multilingue. Se invece qualche passeggero/operatore dovesse presentare febbre, il personale medico procede alla sua valutazione secondo i criteri di caso sospetto definiti da OMS/Ministero della salute, procedendo all'invio in ospedale, reparto di Malattie Infettive, per effettuare tutti gli approfondimenti diagnostici necessari".

"Stiamo inoltre avviando la gestione di eventuali casi con sintomatologia sospetta insorta dopo il rientro in Italia - spiega l'assessore Gallera - per portare in ospedale eventuali casi sospetti con procedure dedicate e sicure d'intesa con AREU. Condivideremo in questi giorni le indicazioni operative con i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Famiglia e medici di continuità assistenziale qualora venissero contattati da loro assistiti rientrati dalle zone interessate. In queste ore è stata attivata la rete delle Unità Operative Ospedaliere di Malattie Infettive e sono stati individuati i laboratori di riferimento regionale a cui gli ospedali fanno riferimento per effettuare la ricerca del virus".

"Vorrei rassicurare tutti i cittadini lombardi - conclude Gallera - perchè il sistema di sorveglianza regionale è operativo. Questo è anche il periodo con il picco di influenza ed è importante non farsi prendere da infondate paure. Per ogni dubbio occorre rivolgersi al proprio medico curante, NON andare autonomamente in un pronto soccorso, ma se necessario, chiamare il Numero 112, attraverso il quale saranno attivati i percorsi necessari".

La diagnosi di un caso sospetto e la rete di prevenzione

"I medici (di ASST, IRCCS, case di cura accreditate, ospedali classificati, medici di famiglia, etc) per i pazienti che rientrano nella definizione di caso sospetto - aggiunge l'assessore - devono segnalare il caso all'ATS di competenza e attraverso procedure informatiche specifiche, gestendo il paziente in stretto raccordo con i referenti delle 'malattie infettive'. A sua volta, Regione Lombardia inserisce i flussi di dati nel sistema nazionale con particolare attenzione alla data di partenza del caso sospetto dalla Cina secondo gli aggiornamenti epidemiologici più recenti, volo di ritorno in Italia (o compagnia aerea e itinerario), aeroporto di arrivo e laboratorio di riferimento a cui è stato inviato il campione biologico.

Anche il San Gerardo tra gi ospedali di riferimento

I Laboratori di riferimento regionali indicati per la ricezione dei campioni biologici provvedono a raccordarsi con il laboratorio dell'Istituto Superiore di Sanità e ad informare contestualmente la Unità Operativa Prevenzione di Regione Lombardia e la struttura di ricovero del paziente. La rete delle malattie infettive ospedaliere della Regione Lombardia che fa da riferimento per la gestione ed il ricovero dei casi è composta da:

IRCCS SAN MATTEO PAVIA Raffaele Bruno (Pavia)
ASST MILANO OVEST Paolo Vigano (Legnano)
ASST SETTE LAGHI Paolo Grossi (Varese)
ASST FBF SACCO Giuliano Rizzardini - Massimo Galli (Sacco - Milano)
ASST VALLE OLONA Fabio Franzetti (Busto)
ASST LECCO Paolo Bonfanti (Lecco)
ASST CREMONA Angelo Pan (Cremona)
ASST LARIANA Luigi Pusterla (Como)
ASST MANTOVA Salvatore Casari (Mantova)
ASST PAPA GIOVANNI XXIII di BERGAMO Marco Rizzi (Bergamo)

ASST SPEDALI CIVILI di BRESCIA Francesco Castelli (Brescia)
ASST NIGUARDA Massimo Puoti (Milano)
IRCCS SAN RAFFAELE Adriano Lazzarin (Milano)
ASST SANTI PAOLO E CARLO Antonella d'Arminio (San Paolo - Milano)

ASST MONZA Dr. Marco Migliorino (Monza)
ASST LODI Angelo Regazzetti (Lodi)
IRCCS CA' GRANDA OSP MAGG. POLICLINICO Andrea Gori (Milano)

Che cos'è il Coronavirus e quali sono i sintomi

I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). I sintomi dipendono da virus a virus e i più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.

Consigli per i viaggiatori al rientro dall'Italia

Se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale:

- contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500

- indossare una maschera chirurgica se si è in contatto con altre persone;

- utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.

Ulteriori raccomandazioni, informazioni e aggiornamenti saranno pubblicati sul portale del Ministero della Salute: https://www.salute.gov.it/ 

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