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Giovedì, 25 Aprile 2024
Alimentazione

Come ridurre lo spreco alimentare in 10 step

Dieci semplici consigli per annullare gli sprechi, e per sposare uno stile di vita più sostenibile

Come scrisse Francois de La Rochefoucauld, "mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un’arte”. 

Stando a quanto affermato da GlobeNewswire, l’asset del food waste management (l'insieme delle attività utili a ridurre e prevenire lo spreco di alimenti) supererà quota 63 miliardi di dollari di fatturato entro la fine del 2022 e andrà oltre i 116 miliardi entro i prossimi 10 anni (+86% rispetto all’anno corrente).

L’incremento economico comporta inevitabilmente degli effetti preoccupanti che coinvolgono il mondo intero: stando all’approfondimento realizzato da Earth.org, ogni anno sono quasi 2,5 milioni le tonnellate di cibo che vengono sprecate. In Italia, ogni cittadino spreca circa 595 grammi di cibo ogni sette giorni. Al primo posto tra gli alimenti più spesso sprecati c’è la frutta fresca (27%) seguita da cipolla e tuberi (17%), pane fresco (16%), insalate (16%) e, infine, la verdura (15%). 

Tuttavia, è possibile seguire 10 semplici consigli per ridurre lo spreco alimentare:

  • prepara una lista della spesa prima di andare al supermercato, pensando al menù settimanale;
  • una volta giunto in negozio, acquista solo il necessario seguendo la lista realizzata;
  • scegli gli ingredienti vicini alla scadenza che, spesso, sono anche scontati;
  • crea ricette creartive con gli scarti: online si trovano moltissimi ricettari;
  • segui la regola delle 2 ore: i prodotti deperibili non vanno mai lasciati a temperatura ambiente per più di due ore, soprattutto se la temperatura stessa è superiore a 32°C;
  • organizza competizioni amichevoli con amici e famigliari per vedere chi può resistere più a lungo senza sprechi alimentari è un ottimo modo per migliorare le proprie abitudini;
  • crea uno spazio nel frigorifero in cui riporre tutti i cibi a più alto rischio d'essere sprecati;
  • dona invece di sprecare, cercando le associazioni del territorio che raccolgono cibo in scadenza;
  • check day by day: si tratta di un’attività quotidiana basata sul controllo delle scadenze in modo tale da scegliere giorno dopo giorno gli alimenti a seconda della loro shelf life;
  • brutto è bello: acquistare prodotti “brutti” non vuol dire prendere alimenti di seconda mano, infatti, questi presentano imperfezioni, ma non risultano danneggiati o marci. 

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