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Salute

Come riconoscere e controllare le allergie in estate

Soffrire di allergia, durante l'estate, non è poi così improbabile: ecco i consigli dell'esperto

Quando si parla di allergie, ci si riferisce in genere alla primavera. Tuttavia, esistono anche numerose allergie estive che possono guastare un po' le vacanze.

A spiegarlo è Gian Luigi Marseglia, Presidente della Società Italiana di Allergologia Pediatrica (SIAIP) e Direttore della Clinica Pediatrica della Università degli Studi di Pavia, Policlinico San Matteo: "Nei mesi più caldi, in media le allergie riguardano 1 italiano su 4. Oltre alle più diffuse allergie cutanee come l’orticaria o le allergie da contatto, non vanno sottovalutate neppure quelle alimentari o da punture di insetti o da meduse".

L'orticaria in estate

Pomfi, lesioni cutanee migranti eritemato-edematose e pruriginose: sono i sintomi dell'orticaria acuta, che affligge specialmente i bambini. Il motivo? La sudorazione, che aumenta il prurito, ma anche l'esposizione alla luce del sole, l'acqua salata e le temperature elevate, oltre che il consumo di alimenti quali pesche, fragole e crostacei.

Inoltre, gli oli per capelli e le creme solari possono causare un'orticaria da contatto. "Per ridurre il rischio suggerisco di fare docce con acqua dolce  subito dopo il bagno in mare, e di evitare l’assunzione di cibi ricchi in istamina e/o istamino-liberatori che potrebbero indurre o peggiorare la sintomatologia cutanea, come ad esempio pesche, fragole, pesce e crostacei" dice Marseglia.

L'allergia da contatto in estate

Tra i prodotti che più spesso conducono all’insorgenza di allergia da contatto, vi sono gli emulsionanti a base di cera di lana e alcoli della cera di lana, gli idratanti a base di urea, i prodotti ad alto contenuto di glicole di propilene, i profumi e le soluzioni profumate, ma anche i prodotti che rilasciano formaldeide e i prodotti naturali, soprattutto se fotosensibilizzanti (es. il tea tree oil, il balsamo del Perù e la calendula officinalis).

Inoltre, è bene prestare attenzione a ciò che si indossa: la formaldeide e le resine presenti negli abiti sotto l’etichetta, come le colle per il fissaggio degli accessori, possono causare sensibilizzazione e dermatite da contatto. Motivo per cui, l'etichetta andrebbe sempre rimossa.

Infine, bisognerebbe evitare di sottoporsi a tatuaggi temporanei all'henné, che pososno scatenare eritema, papule, vesciche talora essudanti e intenso prurito.

La dermatite atopica in estate

La dermatite atopica è la più frequente malattia infiammatoria cronica della cute in età pediatrica, con una prevalenza stimata tra il 16 e il 20% . Normalmente migliora grazie ai raggi UV e all'acqua di mare. “Per massimizzare i risultati si consiglia di protrarre l’esposizione solare per almeno tre settimane, prediligendo località dal clima secco per limitare l’eccessiva sudorazione. Il sudore, la salsedine e l’esposizione solare potrebbero infatti peggiorare le lesioni cutanee, favorendo l’insorgenza e il mantenimento di uno stato infiammatorio" spiega l'esperto.

Ovviamente, la pelle va protetta dagli effetti nocivi dei raggi UV con t-shirt, cappelli e crema solare, ricordandosi di applicare quest'ultima anche sotto il costume e di non utilizzare i flaconi rimasti aperti dall'estate precedente. 

Le allergie da punture in estate

In Italia, oltre 5.000.000 di persone vengono punte ogni anno dagli imenotteri e circa il 5% sviluppa una reazione allergica sistemica. Inoltre, in mare non è poi così improbabile essere punti da una medusa. Se la risposta anafilattica è per fortuna rara, è possibile comunque avvertire un certo dolore. Cosa fare? Non grattarsi, rimuovere i tentacoli dalla cute con l'acqua di mare,  e applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio.  Stop dunque ai rimedi della nonna, come l'ammoniaca, l'urina, la sabbia o le pietra calde. 

Le allergie a tavola in estate

Nella stagione estiva si registra un aumento dell’incidenza delle allergie alimentari per via di un maggiore consumo di cibi ricchi in istamina e/o istamino-liberatori quali frutta fresca di stagione, pesche, albicocche, susine, crostacei e molluschi. Inoltre, le alte temperature possono alterare i cibi se non preparati o conservati in modo corretto.

Le allergie agli occhi in estate

L'allergia agli occhi interessa oltre il 20% della popolazione, manifestandosi soprattutto sotto forma di congiuntiviti allergiche intermittenti e persistenti. Per prevenirla è consigliabile lavare frequentemente le mani, evitare di sfregare gli occhi, usare lacrime artificiali, bere molta acqua per prevenire la disidratazione del corpo vitreo, adoperare appositi occhialini, e indossare sempre durante l'esposizione solare lenti specifiche.

Le allergie respiratorie in estate

Le patologie respiratorie come l'asma e la rinite migliorano durante l'estate, ma i cambiamenti climatici hanno inevitabilmente influenzato il calendario pollinico, inducendo un prolungamento della stagione pollinica anche nei mesi estivi, come per le graminacee. Nei mesi di luglio-settembre sono particolarmente diffusi i pollini delle composite, come ad esempio l’ambrosia, l’assenzio e l’artemisia che possono causare una riacutizzazione della sintomatologia. Inoltre, il clima caldo e umido favorisce la ploriferazione della polvere.

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