Come proteggere i bambini durante le prime esposizioni al sole
Esporsi al sole in modo sano e sicuro è molto importante per il benessere psico-fisico di adulti e bambini, ma la prevenzione è necessaria
Con l'arrivo di giugno, cresce sempre di più il tempo trascorso all'aperto. E, tra passeggiate e giochi in giardino, l'esposizione al sole è inevitabile (oltre che benefica).
È necessario però fare prevenzione, e aiutare i propri bambini a proteggersi dai raggi solari. Ecco come fare.
La memoria della pelle
Innanzitutto è bene sapere che la pelle ha una sua memoria, e che le scottature prese da bambini e adolescenti si ripercuotono sulla pelle anche a distanza di anni. Intervenire per tempo con azioni preventive è fondamentale: a parte i rischi connessi al calore, l'azione del sole rappresenta un pericolo per scottature ed eritemi, che possono danneggiare in modo permanente la pelle e causare alterazioni precancerose, insorgenza prematura di rughe e altri segni di invecchiamento cutaneo.
Cosa fare in caso di scottature
Se il bambino si scotta, bisogna evitare prima di tutto di esporlo nuovamente al sole nei giorni successivi. Inoltre, si dovrà applicare più volte durante il giorno creme lenitive doposole adatte alla sua pelle. Se la scottatura è importante, può essere utile l’applicazione di una crema antinfiammatoria (cortisone) e antibiotica. Se però compare la febbre, andare dal medico è necessario.
Niente sole prima dei due anni
Nella primissima infanzia bisogna evitare l’esposizione alla luce solare diretta, perché la pelle dei bambini è ancora immatura. Prima dei 2 anni l'esposizione iretta è da evitare, proteggendo i bimbi con indumenti adatti. Dopo i 2 anni, li si può esporre nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio, applicando sempre una crema con un alto fattore di protezione solare (il prodotto va riapplicato più volte durante l’esposizione, almeno ogni due ore, e sarebbe opportuno far indossare ai bambini un cappellino ed una t-shirt).