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Monza Reale

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A cura di Raffaella Martinetti

Margherita, la regina anticonformista che amava Monza

Anticonformista, piena di vitalità e “poco” ufficiale, Margherita non era una bellissima donna: biondina, naso un po’ pronunciato, gambe corte, ma con un sorriso molto dolce ed occhi vivaci, con un carattere estremamente forte che ne determinò il suo stile fin dagli inizi.

Fu la prima Regina dell’Italia unita e una delle prima icone di moda: molto famoso era il suo grande amore per le perle e per i gioielli preziosi. Si narra infatti che il Re Umberto le regalasse spesso dei gioielli preziosissimi, forse anche per farsi perdonare per i suoi diversi tradimenti. Margherita infatti dovette convivere sempre con la figura della Contessa Eugenia Bolognini Litta, amante da sempre del Re, e con tutte le altre donne che intrattenevano il sovrano. Sembra infatti che Umberto fosse un gran donnaiolo, che amasse unirsi sia a donne nobili e a donne della servitù, per tenere poi un album fotografico come testimonianza delle sue scappatelle. Quindi più la collana di perle aveva tanti fili, più il Re doveva farsi perdonare!

Margherita fu chiamata anche la Regina delle perle, perché spesso viene ritratta seduta con al collo diversi giri di meravigliose perle, e con in testa una corona di diamanti, quasi da far invidia alla bellissima siciliana Franca Florio, altra diva di quegli anni ed ammiratissima.

Margherita fu probabilmente l’unica fist lady italiana, un po’ come le mogli dei Presidenti degli Stati Uniti, ma fu anche una grande intellettuale, tanto che si dice il Re a volte la dovesse mettere a tacere perché si vergognava di essere molto meno colto di lei e di non capire i suoi discorsi complicati.

Margherita era infatti una vera intellettuale, prendeva lezioni di canto, di pianoforte, di latino; era anche una fine letterata che apprezzava l’opera di Fogazzaro e di Carducci (e Carducci, che pure era un repubblicano convinto, ne rimase affascinato e le dedicò una famosa ode).

Margherita aveva anche, per così dire, un lato più frivolo che consentiva alla borghesia di identificarsi in lei: partecipava a balli e feste; non disdegnava di fumare sigarette; fu affascinata dal cinema (a Monza furono ospiti i fratelli Lumière); si interessò anche l’occultismo, tanto che in una seduta spiritica a cui prese parte predisse la morte del suocero.

Può essere anche denominata una food blogger: ad esempio a Napoli i ristoratori fecero a gara per invitarla nei loro locali e per farle assaggiare le loro specialità. Da qui nacque la famosa pizza Margherita, perché il pizzaiolo Gennaro Esposito creò per lei una speciale pizza con pomodoro, mozzarella e basilico. Lo sapevate?

Una leggenda simpatica racconta anche della regina che anziché usare le posate mangiò un cosciotto di pollo con le dita, come una vera popolana. E nacque subito la filastrocca: “ la Regina mangia il pollo con le dita”, accapparrandosi così le simpatie del popolo che la sentiva vicina.

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