rotate-mobile
Monza Reale

Monza Reale

A cura di Raffaella Martinetti

Centro Storico

Teodolinda, la dama di ferro

La vera storia della "regina di Monza". Il significato del suo nome, i suoi matrimoni e il suo amore per la città: ecco perché Teodolinda è e sarà sempre la regina dei monzesi

Bella, colta, diplomatica, intraprendente, amatissima dal suo popolo: questa era la vera Regina Teodolinda, che seppe donare luce e grandezza alla città di Monza.

Teodolinda o Teodelinda (Ratisbona, 570 – Monza, 22 Gennaio 627) fu regina dei Longobardi e regina d’Italia dal 589 al 616.

Già il suo nome aveva un significato particolare: l’etimologia deriva da thiod (termine gotico che significa popolo, nazione) e linde, che significa tiglio. Il legno di tiglio può alludere a due significati: alla resina zuccherina dell’albero oppure al fatto che i nordici producevano i loro scudi con quel tipo di materiale. “Dolce verso il popolo ” oppure “scudo per il popolo” possono essere entrambi dei significati che rappresentano la nostra regina.

Ascoltiamo un po’ la sua storia per conoscere questa donna di cui sentiamo sempre parlare fin dai banchi di scuola.

Nel 589 Authari sposò Teodolinda al termine di una precisa politica di alleanze: per ingraziarsi il Papa di Roma e proteggersi contro i Bizantini, aveva deciso di sposare la figlia di un cattolico, duca bavaro, ma di origini longobarde da parte di madre.

Una leggenda pero’ romantica racconta l’incontro fra Authari e Teodolinda: sembra che il re, prima di sposare Teodolinda, volesse vederla dal vivo,quindi si travestì da ambasciatore longobardo ed andò in Bavaria. Come la vide, gli piacque subito: si fece offrire da lei una coppa di vino e nel prenderla le sfiorò il viso con un dito dalla fronte alla bocca. Sembra che anche Teodolinda fosse stata turbata da questo incontro e che si innamorò di Authari: insomma, quello che diremmo al giorno d’oggi un coup de foudre.

Dopo un anno da questo incontro, celebrarono il loro matrimonio prima in una chiesetta della Val di Non, ma in seguito i festeggiamenti ufficiali avvennero a Verona. Subito dopo Authari però partì per una campagna di conquista e nel 590 morì in circostanze oscure a Pavia. I longobardi chiesero così a Teodolinda di continuare a regnare, scegliendosi un nuovo re al suo fianco: la regina era quindi amatissima dai suoi sudditi.

Sempre una leggenda narra che Teodolinda espresse il desiderio di sposare Agilulfo, di Torino, da lei già notato e per il quale aveva provato subito interesse. Gli scrisse cosi’ una lettera dove chiedeva chiaramente a lui di sposarlo, cosa davvero intraprendente per essere nel 500. Andò ad incontrarlo a Lomello, si fece portare una coppa di vino, bevve un sorso e gli porse il resto. Agilulfo in segno di rispetto si inginocchiò e le baciò la mano, ma Teodolinda le rispose che avrebbe dovuto baciarle la bocca. Insomma, una donna all’avanguardia ed intraprendente la nostra Teodolinda!

CONTINUA A LEGGERE LA STORIA DI TEODOLINDA SU “MONZA REALE”

Si parla di

Teodolinda, la dama di ferro

MonzaToday è in caricamento