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Cna Lombardia: "Fsba funziona a pieno regime, ma il governo assicuri i fondi anche nel 2022"

Il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’artigianato ha già erogato ai lavoratori lombardi circa 4.300.000 dei 5.380.000 di euro per la Cassa Covid di novembre 2021

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MonzaToday

CNA Lombardia plaude al pieno funzionamento del FSBA, Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’artigianato, che, con l’ultima somma messa nella disponibilità del Fondo dal Ministero del Lavoro, ha provveduto a distribuire in totale circa 4.300.000 dei 5.380.000 euro relativi al fabbisogno messo a disposizione a copertura delle richieste di Cassa Integrazione Covid presentate a novembre 2021. Inoltre, in attesa della verifica definitiva, per il mese di dicembre 2021, si ipotizza che il fabbisogno totale per la Lombardia da richiedere al Ministero, comprensivo anche del residuo non pagato dei mesi precedenti, dovrebbe aggirarsi all’incirca sui 6 milioni di euro. «Si tratta di uno strumento fondamentale, che il Governo ha pienamente riconosciuto nella Manovra come pilatro degli ammortizzatori sociali del comparto, sancendone l’obbligatorietà per la categoria di riferimento» commenta il Presidente di CNA Lombardia, Giovanni Bozzini, che ricopre anche il ruolo di Presidente della bilateralità artigiana regionale. Il Responsabile Relazioni Sindacali e politiche del lavoro di CNA Lombardia, Maurizio Negrini, spiega: «Il 10 gennaio il Fondo ha erogato complessivamente 34,6 milioni di euro, ma ne mancano ancora 8, per il quale ha già avanzato richieste di copertura al Ministero del Lavoro e alle strutture competenti del Governo». Positivo anche il commento del Segretario di CNA Lombardia, Stefano Binda, che tuttavia puntualizza: «Il Fondo ha già stimato in 49 milioni di euro il fabbisogno di cassa integrazione del comparto artigiano nel mese di dicembre, 6 per la Lombardia. Il vaccino resta l’unica soluzione seria per ridurre gli impatti sanitari ma anche gli impatti sociali ed economici del Covid. Contagi e quarantene non hanno finito di produrre difficoltà a moltissimi settori, per i quali appare in questa fase più che mai necessario poter contare sulla copertura economico-finanziaria dell’ammortizzatore sociale di riferimento».

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