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Cronaca

La rinascita di Stefania parte da una pompa di benzina di periferia

La storia carica di speranza di Stefania Di Corso, obbligata a causa del covid a chiudere il suo bar a pochi passi dal centro. Ha preso arredi e macchinari e ha trasferito tutto in periferia, nel piccolo bar accanto alla pompa di benzina del marito

Prima della pandemia la sua vita era piena di entusiasmo, voglia di fare e di aiutare. Dopo tre mesi di lockdown, un’attività commerciale ben avviata ma messa in ginocchio dalla pandemia, e un futuro incerto non ha voluto farsi sopraffare dalla disperazione e ha deciso di trasferire il suo bar dal quartiere di San Carlo alla pompa di benzina di San Rocco gestita dal marito.

Una scelta coraggiosa quella di Stefania Di Corso che da meno ha inaugurato il suo nuovo bar nella stazione di servizio di via Montesanto. Lo spazio è certamente ridotto rispetto al precedente locale. Prima era a pochi passi dall’ospedale Vecchio, dalla caserma dei carabinieri, dalla chiesa e dall’oratorio di San Carlo, gestiva un bar su due piani, tanti tavolini, la possibilità di organizzare feste e momenti culturali. A San Rocco è diverso: lo spazio è piccolo, malgrado qualche tavolino messo all’esterno.

Ma Stefania è determinata e anche grazie ai social, che tanto l’hanno aiutata nella precedente attività, ha annunciato a vecchi e nuovi clienti che l’avventura del Milos non era finita, ma il locale aveva solo cambiato indirizzo. "Non avevo scelta – racconta -. Purtroppo a San Carlo non potevo andare avanti. Il bar è stato chiuso per tre mesi, ma spese e bollette vanno comunque pagate".

Di rimanere a casa a piangersi addosso non le è passato neppure per l’anticamera del cervello e ha deciso che quella pompa di benzina acquistata un anno prima dal marito Enzo, sarebbe diventata la sua nuova attività. "Abbiamo sistemato il locale ristorazione e ho portato gli arredi e i macchinari del Milos nel nuovo bar. Ho iniziato a preparare colazioni e caffè, e per settembre entreremo a pieno regime anche con la pausa pranzo".

Ma dal vecchio Milos Stefania non ha portato via solo gli arredi, ma anche quel grande cuore che aveva fatto del bar del rione un punto di riferimento sociale. "Avevo avviato il progetto della portineria sociale che da settembre promuoverò anche a San Rocco. Le persone possono farsi recapitare al bar i pacchi, lasciare le chiavi di casa da consegnare alla signora delle pulizie e tante altre piccole gentilezze cvhe tra vicini e buoni amici normalmente ci si scambiano". 

 Non solo, all’ingresso del bar ha anche messo un contenitore dove prendere un libro con un’offerta di un euro. "Ho sempre amato leggere, e anche il vecchio Milos era pieno di libri e avrei voluto organizzare appuntamenti culturali. Poi il covid ha bloccato tutto…". 

C’è bisogno di gentilezza e di speranza in questo delicato momento Stefania è un esempio. "Stiamo a vedere, non so come andrà. Io sono fiduciosa e felice di poter lavorare insieme a mio marito che, peraltro, ho conosciuto 25 anni fa proprio in una pompa di benzina".

 

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