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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Villa Reale / Via Matteo da Campione

Anticipate le celebrazioni del regicidio. Polemiche per i politici filomonarchici

Si tiene sabato 20 luglio la folclorica commemorazione per l'uccisione di Umberto I, avvenuta il 29 luglio 1900 a Monza. E' già polemica per la presenza di alcune istituzioni pubbliche.

MONZA – Quest’anno la commemorazione del regicidio di Umberto I è in anticipo di nove giorni rispetto alla data ufficiale. E’ fissato per sabato 20 luglio il tradizionale appuntamento che gli ultimi monarchici italiani e i rappresentati degli ordini ancora fedeli ai Savoia si danno a Monza a metà estate per ricordare l’uccisione del re d’Italia avvenuta il 29 luglio 1900 in città, poco distante dalla Villa Reale, nel punto dove è stata eretta la Cappella Espiatoria.

Un evento tra storia, folclore e nostalgie che prevede un corteo per le vie del centro a metà mattinata, da piazza Duomo fino alla piazzetta di via Matteo da Campione davanti alla Cappella Espiatoria, il punto dove 113 anni fa l’anarchico Gaetano Bresci esplose i colpi di rivoltella fatali per il re.

Ma si tratta di un appuntamento sempre accompagnato da strascichi polemici perché al corteo che sfila per la città, assieme alle guardie d’onore del Pantheon con i mantelli blu e lo stemma sabaudo e a vari vessilli monarchici, si uniscono spesso alcuni gonfaloni ufficiali delle istituzioni pubbliche e repubblicane, con politici in carica al seguito: in edizioni passate non sono mancate rappresentanze ufficiali della Regione Lombardia, delle Provincie di Milano e di Monza e Brianza, oltre che dei Comuni di Milano e di Monza, e altre realtà locali arrivate dal Piemonte.

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