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Cronaca

"Brianza in brocca", la rivoluzione da bere passa anche per i ristoranti

Il progetto è pronto a prendere il via: tanti i comuni e i locali che hanno già aderito all'iniziativa

Sui tavoli dei ristoranti e delle pizzerie di Monza e della Brianza arriva l'acqua "in brocca", l'acqua buona, genuina, a chilometro zero targata Brianzacque. Il progetto che era stato anticipato qualche mese fa, con la firma di una dichiarazione di intenti condivisa tra vari enti e l'azienda, adesso è pronto a prendere il largo e a coinvolgere anche i locali del territorio.

I cittadini da ora potranno scegliere liberamente cosa bere non solo a casa, ma anche al ristorante, con la possibilità di ordinare e consumare l'acqua in brocca.

“A marzo, abbiamo lanciato un’idea. Oggi, siamo orgogliosi di dare il là a un progetto concreto con l’intento di valorizzare e tutelare la nostra acqua nei locali di ristorazione per un futuro sempre più sostenibile. Un progetto che portiamo avanti insieme coinvolgendo e cittadini, realtà istituzionali ed economiche del territorio” ha dichiarato il presidente Enrico Boerci.

Sono già 10 i comuni – soci che hanno scelto di supportare il progetto offrendo il loro patrocinio: oltre a Monza si sono aggiunti Bernareggio, Besana in Brianza, Busnago, Desio, Lissone, Macherio, Mezzago, Seveso, Triuggio e Usmate Velate.

Oltre a una brocca originale di design con l’imboccatura a forma di goccia Simbolo del progetto,  opera del giovane designer Alberto Ghirardello, i consumatori che si registreranno sul sito dell'iniziativa potranno conoscere i locali aderenti e vincere una cena per due persone. 

Ogni esercizio pubblico riceverà il kit fornito da BrianzAcque, che prevede venti brocche in omaggio, con la possibilità di riceverne anche in numero maggiore a seconda della quantità di posti e delle singole esigenze.

L’acqua “imbroccata” è economica perchè consente a tutti di risparmiare. Un litro di H2o del rubinetto costa 0,00112 euro al litro, in media 240 volte meno della “minerale” in bottiglia. E’ ecologica in quanto abbatte l’inquinamento (meno plastica, meno camion trasportatori, meno traffico). E’ potabile, sana, di qualità perché rigorosamente controllata attraverso analisi periodiche e rigorose.

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