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Cronaca

Addio a Nicolò Cafagna, il giornalista scrittore che 'scherzava' sul mondo della disabilità

Si è spento nelle prime ore di martedì 3 agosto

L’ultimo post, sempre scherzoso ed ironico, lunedì 2 agosto. La foto disteso nel letto dell’ospedale San Gerardo di Monza e l’annuncio, ai tantissimi amici della rete che, purtroppo, era ricoverato con la polmonite. “Sono di nuovo tra le mura amiche… Ma che mese de…”.

Oggi la notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere: Nicolò Cafagna, giornalista e scrittore e monzese, è morto. Nicolò classe 1983, affetto dalla nascita dalla distrofia muscolare di Duchenne (che chiamava scherzosamente “la francesina”), una malattia neurodegenerativa che colpisce i muscoli, ha ripercussioni sulle corde vocali, e che nell’ultimo anno l’ha costretto per quasi tutta la giornata a letto.

Il suo libro sulla disabilità

Nicolò era un volto noto e amato non solo a Monza, che con i suoi articoli faceva riflettere (e sorridere) sul tema della disabilità. Un tema a lui molto caro e che ha sempre affrontato con spirito critico e costruttivo, e mai con ricerca di pietà e di commiserazione. Tutt’altro.

L’ultima fatica la pubblicazione del libro “Diverso da chi? Storie a rotelle e ironia senza freni”. Un libro con la prefazione di Marco Cappato dove Cafagna, con la sua penna pungente ed ironica, affrontava il tema della disabilità nel mondo del lavoro, della scuola, dello sport e persino del sesso.

Oltre alla penna, i social erano diventati il suo mezzo di comunicazione, sempre supportato dalla preziosa voce della sorella Federica che faceva da 'interprete' durante le sue interviste e i suoi interventi. E proprio negli ultimi mesi Nicolò era salito alla ribalta delle cronache.

La denuncia sui social per i ritardi nella vaccinazione

A marzo aveva denunciato sui social la difficoltà a sottoporsi alla vaccinazione, malgrado la sua situazione di paziente fragile. "E' andata meglio alla nonna di Fedez che dopo la critica di Chiara Ferragni su Twitter è stata chiamata il giorno dopo per la somministrazione del vaccino - aveva dichiarato Nicolò a MonzaToday -. Alla fine, però, ci sono riuscito. Ad aiutarmi un volontario della Protezione civile che mi segue sui social e ha preso a cuore la mia battaglia. Ora aspetto solo la chiamata”

La battaglia contro gli odiatori della rete

Ad aprile aveva  invece presentato sulla piattaforma Zoom il suo libro. Durante l’incontro, promosso da un circolo culturale brianzolo, era stato travolto dagli insulti e dalle parolacce di pirati informatici. “Quanto è accaduto è quello che succede quando la noia si incontra con l’ignoranza e la stupidità - aveva dichiarato Nicolò a MonzaToday -. Io proseguirò nelle mie attività virtuali di divulgazione del mio libro; cerco di prenderla con filosofia: ormai non mi faccio mancare più nulla”.

Il suo impegno in politica

Nicolò era sceso in campo anche alle ultime elezioni amministrative a Monza. Si era candidato nella lista civica Civicamente di Paolo Piffer. Ed è proprio il capogruppo della lista monzese a ricordarlo con un post sorridente sul suo profilo Facebook. “Ci abbiamo scherzato così tante volte che mi ero dimenticato potessi morire davvero - scrive Piffer -. Manterrò ogni singola promessa che ti ho fatto, tranne quella delle spogliarelliste perché al San Gerardo mi hanno detto che non le farebbero entrare senza Green Pass”.

Tanti i messaggi di cordoglio e di amicizia che stanno inondando la rete.

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