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Cronaca

Affresco rubato nel dopoguerra a Pisa e restituito dai carabinieri del Nucleo Tutela di Monza

L'indagine ha portato al recupero e alla restituzione di un un affresco al Camposanto di Pisa trafugato durante i lavori di restauro post bombardamento in seguito alla Seconda Guerra Mondiale

Era stato portato via durante i lavori di ristrutturazione post bombardamento in seguito alla Seconda Guerra Mondiale dal Camposanto Monumentale di Pisa e, non si sa come e portato da chi, era poi finito nelle mani di un antiquario inglese. E dal commerciante d’arte era stato venduto a un cittadino lombardo. Oggi lo strappo di affresco rinascimentale dell’artista Benozzo Gozzoli (1421-1497) è tornato a casa.

A restituirlo al Presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, Pierfrancesco Pacini è stato il Maggiore Francesco Provenza, Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Monza. La riconsegna è avvenuta in piazza del Duomo a Pisa, nel Camposanto dell’Opera della Primaziale Pisana venerdì mattina. Le indagini che hanno portato all’importante recupero sono state avviate dal Nucleo TPC di Monza nel 2020.

Il furto e il recupero

L’affresco è stato individuato nell’ambito di una più ampia attività investigativa condotta dai militari monzesi finalizzata al contrasto del traffico illecito internazionale di beni archeologici, che ha portato al sequestro dei preziosi reperti.  Le indagini hanno permesso di verificare che il bene, non presente nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo, sarebbe stato trafugato nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, probabilmente durante i lavori di ristrutturazione del Camposanto di Pisa in seguito al bombardamento del 27 luglio 1944  operato dall’aviazione americana.

Trafugato illecitamente, era stato acquistato da un cittadino lombardo da un antiquario inglese negli anni Novanta. Attraverso la collaborazione con i funzionari archeologi della Direzione dell’ente pisano e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, è stato possibile stabilire che gli affreschi provenivano dal Camposanto, dove, da maggio 2000, è sepolto, per sua espressa volontà, Deane Keller (14 dicembre 1901 – 12 aprile 1992), Capitano della V Armata statunitense, appartenente ai Monuments Men, che il 2 settembre 1944 entrò a Pisa con il fondamentale compito di censire i danni subiti da monumenti e opere d'arte, tra cui il Camposanto e il Battistero. Il recupero del manufatto rinascimentale si inserisce nella stessa attività investigativa che il 18 maggio 2021, a Castellammare di Stabia (NA), ha consentito la restituzione di tre strappi di affresco al Parco Archeologico di Pompei.

Il bene, la cui autenticità e provenienza sono state appurate grazie alla collaborazione dei funzionari citati, è stato restituito all’Opera della Primaziale Pisana su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano che ha diretto le indagini.

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