Coronavirus, aumentano a 19 i casi in provincia di Monza e Brianza: la situazione
In Lombardia ci sono 2.251 casi accertati, 244 persone si trovano nei reparti di terapia intensiva
Ennesima giornata di "trincea", giovedì 5 marzo, per la lotta alla diffusione del contagio del Covid-19 coronavirus in Lombardia. L'ultimo bilancio lombardo — reso noto alle 17 di giovedì 5 marzo dall'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera — è di 2.251 casi accertati. Sono 1.169 le persone ricoverate negli ospedali della Regione e 244 di queste si trovano nei reparti di terapia intensiva. 364, invece, sono in isolamento domiciliare. I deceduti sono 98. Infine le persone guarite da Covid-19 sono 376 .
Analizzando gli ultimi dati si evince che in Lombardia, rispetto a mercoledì 4 marzo, si sono registrati 431 nuovi casi. Sono aumentati anche i ricoveri in terapia intensiva (+ 35 unità) e si sono registrati 25 nuovi decessi. Nella provincia di Monza e Brianza, invece, si sono registrati 8 nuovi casi positivi, il totale è di 19.
Contagi in Lombardia e a Monza: i dati
Casi positivi | 2.251 |
Deceduti | 98 |
Dimessi e trasferiti al domicilio | 376 |
Isolamento domiciliare | 364 |
In terapia intensiva | 244 |
Ricoverati non in terapia intensiva | 1.169 |
Tabella - Dati forniti dalla Regione Lombardia durante la confernza stampa di giovedì 5 marzo
Provincia | Casi positivi |
Bergamo | 537 |
Lodi | 658 |
Cremona | 406 |
In fase di verifica e aggiornamento | 62 |
Pavia | 151 |
Brescia | 155 |
Milano | 197 |
Monza e Brianza | 19 |
Mantova | 26 |
Varese | 17 |
Sondrio | 4 |
Como | 11 |
Lecco | 8 |
Fontana: "Il governo aiuti i genitori che devono accudire i figli"
“Tenuto conto che è stata disposta la chiusura delle scuole, anche per la prossima settimana - ha detto il presidente regionale Attilio Fontana parlando nelle scorse ore alla stampa - e considerate le sollecitazioni pervenute da molti genitori in questo periodo di sospensione, abbiamo chiesto al Governo una misura specifica per venire incontro alle esigenze di quelle famiglie che non hanno la possibilità di affidare i bambini a qualcuno e quindi costrette a dover usufruire di ferie o giorni di permesso. Contiamo che venga adottato al più presto un provvedimento urgente per consentire almeno a uno dei due genitori o al genitore, in caso di famiglia monoparentale, di poter stare a casa ad accudire il proprio figlio”.
L’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera entrando nel merito della situazione sanitaria ha parlato di “emergenza crescente che riusciremo a rallentare e sconfiggere solo se gli stili di vita corretti saranno metro della nostra quotidianità”.
Zona rossa allargata al Bergamasco?
Per quanto riguarda l'allargamento a una parte della Bergamasca della zona rossa, l’assessore ha detto che in serata “ci sarà una valutazione sui provvedimenti da assumere da parte del Governo. Attendiamo la valutazione. Noi siamo pronti ad accogliere ogni misura, anche le più rigide visto che oggi ci sono stati altri 48 contagi, portando a 423 quelli dell’intera provincia”.
Altri posti in terapia intensiva
Cresce anche il numero dei posti delle terapie intensive destinati ai pazienti colpiti dal coronavirus, oggi ne sono stati recuperati altri 30.
Lodi, Crema e Cremona in grande stress
Gli ospedali di Lodi, Crema e Cremona indicati nei giorni scorsi come “presìdi critici” rimangono tali, ma si sta lavorando intensamente per non aggravare ulteriormente la situazione. A Lodi martedì sera, ad esempio, è arrivata una èquipe del San Raffaele e alcuni pazienti sono già stati portati in terapia intensiva al San Raffaele. Sempre oggi sono arrivati medici e infermieri militari. Anche l'ospedale di Crema “sta facendo un lavoro straordinario e viene aiutato da personale di supporto”. In totale, in Lombardia, si cercano "500 medici e 1.000 infermieri" da arruolare per la crisi.
Come sta il "paziente 1"
Gallera ha anche aggiornato sulle condizioni del ‘paziente 1’: "E' stabile - ha detto - è intubato e viene curato con un cocktail di farmaci sperimentale, che speriamo ci dia qualche risultato positivo".