Aggressione nel carcere di Monza: un agente finisce in ospedale
Aveva tentato di calmare un detenuto
Ennesima aggressione nel carcere di Monza. La denuncia arriva dai sindacati. Secondo il racconto fornito dall'Uilpa domenica mattina un detenuto avrebbe aggredito un agente che cercava di calmarlo mentro lo riaccompagnava nella sua cella.
I sindacati riferiscono che l'uomo, 40 anni, si trovava in infermieria per un controllo medico dopo aver iniziato lo sciopero della fame. Ad un certo punto si sarebbe agitato e chiesto ripetutamente di parlare con il comandante del carcere. Gli agenti hanno cercato di calmarlo e di riaccompagnarlo in cella, ma l'uomo avrebbe cercato di allontanarsi da solo. Alla fine gli agenti sono riusciti a riportarlo in cella. Uno degli agenti, nel tentativo di calmare il detenuto, si è fatto male. Trasferito all'ospedale San Gerardo di Monza per le cure del caso è stato poi dimesso con una prognosi di 12 giorni.
Secondo quanto riferisce l'Uilpa il detenuto già in passato sarebbe stato al centro di episodi violenti, non solo nei confronti della polizia penitenziaria, ma anche degli altri detenuti, dei medici e degli infermieri.
"La polizia penitenziaria di Monza è allo stremo delle forze, le aggressioni sono quotidiane , c'è stanchezza, amarezza , sconforto, impossibilità di intervento in quanto non c'è un protocollo di intervento - riferisce il sindacato -. La Uilpa chiede un intervento da parte delle autorità competenti e soprattutto un intervento deciso da parte della direzione locale del carcere di Monza . Non è più plausibile questa situazione di violenza nei confronti della polizia penitenziaria".
Il sindacato riferisce che all'interno del carcere di Monza dall'inizio dell'anno ci sono già stati diversi episodi di aggressione nei confronti degli agenti, oltre a liti tra detenuti.