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Cronaca

Non pagano il conto, bastonati fuori dal locale: arrestati titolare e buttafuori

E' successo a due passi da Monza, fuori dalla discoteca Al Jazeera a Bresso. Due arresti per duplice tentato omicidio per la brutale aggressione del 29 luglio

Mohamed Nour El Din Karim Rady (detto Aldo) e Abou Ziud Ashraf. Sono il titolare e il buttafuori della discoteca El Jazeera di Bresso, a due passi da Monza, entrambi arrestati con l'accusa di duplice tentato omicidio per la brutale aggressione del 29 luglio in cui sono rimasti feriti due fratelli egiziani di 41 e 33 anni.

Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile di Milano, la violenza è scattata per alcune consumazioni non pagate. Dopo alcune birre i due fratelli (che hanno alcuni precedenti per droga) si sono rifiutati di pagare i sospesi: col gestore del locale è iniziata una lite nella discoteca, poi degenerata in via Clerici. Il titolare e il buttafuori — entrambi con alcuni precedenti penali — hanno brandito un coltello da cucina e una spranga e poi li hanno brutalmente aggrediti. Dopo la violenza i due fratelli si sono recati al pronto soccorso dell'ospedale di Sesto, accompagnati da un cliente del locale. Il più anziano è stato trasferito alla clinica Città Studi e dimesso nella giornata di martedì, mentre il 33enne è stato trasferito d'urgenza al Niguarda dove è tuttora ricoverato in gravi condizioni e in prognosi riservata.

È stato il 41enne a indicare agli investigatori l'identità degli aggressori. Gli agenti della Squadra Mobile di Milano, diretti da Lorenzo Bucossi, li hanno arrestati tra sabato e martedì 2 agosto. In particolare, sabato è stato arrestato il titolare del locale, mentre martedì, in seguito all'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Monza Federica Centonze, è stato individuato il buttafuori in un bar di via Padova, a Milano. Non è il primo episodio di violenza. Un'aggressione si era registrata anche nel mese di febbraio, ma in quell'occasione erano scattate solo due denunce. Il locale attualmente è stato sottoposto a sequestro per motivi giudiziari, ma è probabile che sarà costretto a chiudere per motivi di ordine pubblico. Le indagini sono condotte dalla pm Franca Macchia del tribunale di Monza.

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