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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Sputi, insulti e aggressione ad agente durante un controllo a Lissone: scatta la denuncia

Un agente della polizia locale ha riportato lesioni guaribili in cinque giorni. Al vaglio del comando le immagini registrate dalle body-cam per individuare gli altri autori delle minacce e degli insulti

Un’auto che fa una manovra azzardata all’incrocio poi il controllo: la richiesta dei documenti, gli accertamenti e -inaspettati - gli insulti, le provocazioni, i pugni sull’auto di servizio, gli sputi e addirittura una aggressione. Con un agente della polizia locale che ha riportato lesioni guaribili in cinque giorni. Succede a Lissone dove mercoledì pomeriggio in via Aliprandi sono intervenute numerose pattuglie della polizia locale insieme ai carabinieri.

Il controllo e l’aggressione

Durante un controllo una pattuglia della polizia locale ha notato un veicolo compiere una manovra azzardata all’incrocio fra via Dante e via Matteotti. Il mezzo è stato intercettato poco distante, in prossimità di via Aliprandi. Qui gli operatori hanno chiesto al conducente e al passeggero che viaggiava a bordo le generalità ma anziché sottoporsi al controllo gli uomini hanno iniziato a provocare il personale, insultando la pattuglia in servizio.

“Alle provocazioni ha fatto seguito un parapiglia che ha visto coinvolti numerosi altri cittadini residenti nelle immediate vicinanze” spiegano dal municipio, chiarendo l’accaduto. “Gli agenti di Polizia Locale hanno invano tentato di riportare la situazione alla normalità limitandosi a richiedere le generalità e il rispetto delle norme anti-contagio in vigore, venendo aggrediti, minacciati, insultati e fatti oggetto di sputi e di aggressioni sia verbali che fisiche” rendono noto dal comune. In via Aliprandi presto sono giunte tutte le pattuglie in servizio insieme al comandante Matteo Caimi e ai carabinieri della compagnia di Desio. Il cittadino che ha compiuto l'aggressione sarà denunciato per resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale. Sono invece al vaglio del comando di polizia locale le registrazioni delle body-cam indossate dagli agenti al momento dell’accaduto e le eventuali immagini saranno determinanti per individuare gli altri autori di minacce, invettive e ingiurie (e le relative ipotesi di reato) saranno le body-cam indossate da tutti gli agenti di Polizia Locale in servizio a Lissone.

Il sindaco: “Un fatto inqualificabile”

“Un fatto inaccettabile ed inqualificabile - afferma il Sindaco Concettina Monguzzi - come Amministrazione Comunale siamo al fianco dei nostri agenti a cui va il ringraziamento per la particolare dedizione con cui quotidianamente affrontano il loro lavoro e per la vicinanza che hanno saputo dimostrare alla popolazione in questa fase di emergenza sanitaria. Auspichiamo la pronta guarigione dell’agente che ha subito lesioni e il mio augurio è che possa tornare quanto prima in servizio. Al tempo stesso, quanto accaduto non ha alcuna giustificazione e chi ha agito dimostrando assoluta mancanza di rispetto delle istituzioni ne pagherà le conseguenze previste dalla legge”.

Il comandante Caimi: “Siamo al fianco dei cittadini ma non possiamo in alcun modo accettare che venga meno il rispetto”

“Ai miei uomini rivolgo la mia personale solidarietà per l’ingiustificabile aggressione subita - sottolinea il comandante Matteo Caimi - Innanzitutto, rivolgo loro il mio plauso per il comportamento tenuto durante l’intervento, evitando in ogni modo di reagire alle provocazioni e di compromettere ulteriormente una situazione critica come quella che stavano vivendo. I responsabili saranno identificati e nei loro confronti si procederà ai sensi di legge. Nell’ultimo periodo, da parte dei cittadini, stiamo rilevando una crescente tensione a fronte dei controlli che attuiamo: è un momento difficile, complesso, con prolungati sacrifici da parte di tutti. Proprio per questo, da parte nostra non vi è alcuna volontà di vessazione, ma più semplicemente di controllo e di rispetto delle regole. Siamo al fianco dei cittadini ma non possiamo in alcun modo accettare che venga meno il rispetto per il nostro ruolo di pubblici ufficiali”.

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