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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Briosco

Diverbio al volante in Valassina, madre e figlio aggrediti in auto da due ex pugili

I responsabili sono stati arrestati dalla polizia stradale di Seregno. Le vittime invece hanno dovuto far ricorso alle cure mediche in ospedale e sono state dimesse con una prognosi di cinque e sette giorni

Un sorpasso azzardato a destra e la risposta a suon di clacson di un'automobilista spaventata in viaggio con il figlio minorenne. E' iniziata così come una banale discussione stradale la violenta aggressione avvenuta a Briosco, in Brianza, lungo la Valassina che ha portato alla denuncia di due ex pugili milanesi.

Tutto è cominciato alcuni giorni fa quando una Volkswagen Golf grigia lungo la Valassina, in direzione Sud, all'altezza di Briosco ha effettuato un sorpasso azzardato a destra. La vettura che viaggiava dietro la Golf al volante del quale c'era una donna di 42 anni che viaggiava insieme al figlio 17enne, ha fatto i fari e suonato il clacson. 

Il conducente della Golf a quel punto ha bloccato la marcia, fermandosi nella corsia di sorpasso. Dall'auto sono scesi due uomini che si sono diretti verso la vettura della donna. Uno dei due aggressori ha sferrato un violento pugno al finestrino del lato passegero mandandolo in frantumi e colpendo al volto il ragazzino, l'altro invece si è diretto dalla donna prendendola a schiaffi. 

Quando i due aggressori si sono dileguati la signora, sotto choc, ha chiesto aiuto. Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia stradale di Seregno che hanno ascoltato il racconto delle vittime e dei testimoni e avviato le indagini per risalire ai responsabili. La vettura è risultata intestata a un uomo incensurato residente nel milanese ma la Golf effettivamente era nelle disponibilità di D.M., 40 anni, ex pugile residente a Milano. 

L'uomo, sentito dagli agenti, ha inizialmente negato di aver aggredito la donna e il figlio che sono stati trasferiti in ospedale e medicati con una prognosi di cinque e sette giorni, e poi, solo alla fine, ha ammesso le proprie responsabilità. Poco dopo i poliziotti hanno individuato anche il secondo complice: D.P.C., 41 anni anch'egli ex pugile residente a Milano. 

I due uomini sono stati indagati in stato di libertà e dovranno rispondere dei reati di violenza privata, lesioni personali plurime, danneggiamento aggravato e favoreggiamento personale. 

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