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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro Storico / Largo Giuseppe Mazzini

Aggressione dopo presidio contro il green pass a Monza, 36enne in ospedale

Gaetano Rotondo, presidente del Comitato Liberi Pensatori, aggredito e spintonato alla fine del comizio a Monza. Cadendo avrebbe picchiato rovinosamente la testa contro la fontana

Comizio finito in ospedale per Gaetano Rotondo, presidente del Comitato Liberi Pensatori, che dalla fine di luglio due volte alla settimana organizza manifestazioni in piazza a Monza contro l'obbligo del green pass.

Mercoledì, 8 settembre, al termine della serata Rotondo sarebbe stato aggredito da una persona che pare conoscesse. La manifestazione organizzata in largo Mazzini era da poco terminata. Secondo il racconto ricostruito dallo stesso comitato tramite i propri canali, Rotondo sarebbe stato aggredito da un uomo con cui in passato avrebbe avuto alcune divergenze. Una volta aggredito sarebbe stato fatto cadere a terra e avrebbe sbattuto, violentemente, la testa contro il muretto della fontana.

FOTO - Rotondo dopo l'aggressione

Gaetano Rotondo aggressione-2

I presenti hanno immediatamente allertato i soccorsi. L'Azienda Regionale Emergenza e Urgenza ha inviato un'ambulanza in codice giallo e i soccorritori, dopo i primi interventi, hanno trasferito il giovane al Policlinico di Monza in codice verde. Il presunto aggressore si sarebbe poi dileguato prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. In Largo Mazzini è intervenuta la Questura che ha raccolto le testimonianze dei presenti e ha riferito essersi trattato di un "litigio tra conoscenti per motivi non noti". Rotondo ha annunciato che presenterà regolare denuncia. 

Il comizio si era svolto senza disordini. Si sono susseguiti al microfono diversi testimoni che hanno raccontato esperienze personali in merito alla campagna vaccinale, e riguardo l'obbligo del green pass. Rotondo nella serata di mercoledì ha anche annunciato in piazza le prossime iniziative del sodalizio. 

"La nostra attività non si ferma - aveva dichiarato Rotondo poco prima della fine del comizio -. Continueremo a mobilitarci, ma non fermando stazioni e treni, ma salendo direttamente sui treni senza mascherine e senza green pass. Chiediamo l'attivazione delle terapie domiciliari, ci opponiamo alla dittatura del passaporto verde".

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