Agguato di Seveso, il movente è passionale: preso un imprenditore
Il 47enne finito in manette per tentato omicidio ha colpito con un proiettile l'amante della moglie: l'episodio il 18 luglio scorso in via Sprelunga a Seveso
E' di natura passionale il movente che si nasconde dietro il gesto di un 47enne incensurato che il 18 luglio scorso a Seveso ha sparato a un 40enne in via Sprelunga all'alba mentre questo era fermo a un semaforo a bordo del suo Doblò giallo.
I carabinieri della compagnia di Seregno dopo mesi di indagini sono risaliti a lui grazie a una serie di accertamenti di natura tecnica.
Le manette per l'uomo che da dietro la fitta boscaglia che costeggia la strada ha aperto il fuoco e colpito con diversi proiettili J. L., 40enne di Desio, sposato e con figli, sono scattate domenica sera. Il 47enne dovrà ora rispondere di tentato omicidio.
Le indagini degli inquirenti hanno scavato a fondo nella vita privata del 40enne per riuscire a ricostruire la dinamica dell'accaduto e identificare il colpevole.
Gli accertamenti erano partiti dai rilievi tecnici sulla direzione dei colpi che avevano trapassato da destra il veicolo e raggiunto al braccio, al ventre e al collo la vittima.
Ricostruendo il punto esatto da cui erano partiti gli spari i carabinieri hanno rinvenuto nella boscaglia uno scaldacollo: le analisi del Ris di Parma hanno estratto il DNA presente sull'indumento e sono riusciti a collegarlo al 47enne arrestato.
La vittima a cui l'uomo ha sparato era l'amante della moglie: la relazione extraconiugale andava avanti da circa un anno e i due, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si sarebbero conosciuti durante una partita di calcio a cui avevano accompagnato i rispettivi figli.
Oltre che per tentato omicidio il 47enne, imprenditore edile, è finito in manette per per detenzione abusiva di arma da caccia in quanto non aveva denunciato il fucile a pallettoni usato per il tentato omicidio.