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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

La campionessa vittima (due volte) dello stesso stalker: "Sono felice che sia tutto finito"

Alessia Orro, 23 anni, ha affidato a un messaggio sui social il suo commento invitando chi si trova in difficoltà a denunciare

"Vorrei dare l’esempio non solo dentro il campo, ma anche e sopratutto fuori, aiutare tutte le persone che hanno o stanno passando questo momento difficile come è successo a me in passato e in questo ultimo periodo. Ragazzi e ragazze non abbiate paura di denunciare, la violenza, in qualsiasi forma essa sia, non va assolutamente sottovalutata". Con queste parole Alessia Orro, pallavolista della Nazionale italiana di volley e atleta di serie A, ha commentato la notizia dell'arresto di un uomo di 55 anni accusato di atti persecutori nei suoi confronti. Già arrestato una volta e finito ai domiciliari, l'uomo, residente in provincia di Novara ed ex impiegato di banca, è stato fermato e accompagnato in carcere la scorsa settimana quando i militari lo hanno rintracciato fuori dal palazzetto dello sport dove la pallavolista stava per sostenere un allenamento.

"E' stato doloroso riaprire una vecchia ferita"

"Siate coraggiosi, perché io in prima persona so benissimo quanto possa essere difficile, sopratutto quando ti rendi conto che il passato potrebbe tornare nel presente, ma vi posso assicurare che sarebbe ancora più difficile affrontarlo da soli! Vorrei ringraziare innanzitutto i carabinieri che mi hanno protetta in questo cammino, rendendosi sempre disponibili in ogni occasione. Un ringraziamento speciale va anche alla mia società, Vero volley Monza, che mi ha sostenuta e aiutata ad affrontare questo brutto episodio, tutelandomi in ogni situazione.

I ringraziamenti non finiscono qui, e questi sono i più importanti di tutti, grazie davvero a tutte le persone che mi sono state accanto ultimamente, cercando di rendermi le giornate migliori e strappandomi qualche volta anche un sorriso, senza di voi sarebbe stato tutto più difficile. È stato Doloroso riaprire una vecchia ferita, ma sono estremamente felice che tutto questo per ora sia finito. Grazie per sostenermi sempre. Un abbraccio, Ale".

Il tifoso diventato stalker

La seguiva ovunque: a ogni partita, allenamento o trasferta lui c'era. E già in passato proprio per gli atti persecutori e i messaggi con cui perseguitava la giocatrice era finito ai domiciliari. Adesso il 55enne è in carcere e dovrà rispondere dell'accusa di stalking nei confronti della giocatrice di serie A, atleta della Nazionale di volley, Alessia Orro. La pallavolista, 23 anni, dal 2019 avrebbe subito pedinamenti e attenzioni morbose da parte dell'uomo che era arrivato a seguire le trasferte della squadra anche in Turchia.

Attenzioni insisistenti, messaggi continui anche sui social network: complimenti morbosi che diventavano poi insulti quando la giovane cercava di prendere le distanze e interrompere i contatti con l'uomo, bloccandone l'account. E i messaggi passavano così da "Ti amo" a "Ti odio", senza tralasciare anche insulti ed epiteti denigratori.

L'arresto

A sporgere denuncia nel marzo 2022 è stata la stessa pallavolista che ha raccontato ai carabinieri di Monza di essere “costantemente perseguitata dall'uomo con messaggi sui social network e appostamenti durante le gare”, come spiegano dal comando provinciale dell'Arma di via Volturno. E così sono iniziate le indagini: i militari hanno disposto un sistema di controllo e vigilanza che ha consentito di localizzare l'auto dell'uomo a Villasanta. 

Grazie alla presenza di telecamere con lettura delle targhe, il percorso del mezzo è stato “tracciato” e il 55enne è stato rintracciato proprio presso l’Arena di Monza mentre aspettava l'arrivo dell’atleta per l'inizio degli allenamenti. Bloccato, l'uomo - secondo quanto riferito - non ha opposto resistenza. Nei suoi confronti, la procura di Monza ha disposto il trasferimento in carcere in attesa dell'udienza di convalida.

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