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Cronaca Arcore

Allagamenti ad Arcore, ecco il piano di Brianzacque per evitarli e risolvere il problema

La società ha realizzato un tavolo di lavoro. Ecco cosa faranno gli esperti

Risolvere il problema degli allagamenti ad Arcore e in Brianza. È l'obiettivo di Brianzacque che nei giorni scorsi ha avviato un tavolo di lavoro permanente per far fronte comune al problema e mettere in sicurezza idraulica i territori. A lavorare insieme, in modo sinergico e trasversale contro gli effetti delle bombe d’acqua sarà una task force composta dai gestori idrici, dai Comuni, dalla Regione, dalla Provincia, dall’Ato, dalla Protezione Civile, dai Parchi.

Una squadra in grado di lavorare su più ambiti perché il problema degli allagamenti è determinato da diversi fattori. In Brianza, più nel dettaglio, le criticità maggiori si riscontrano a seguito di precipitazioni eccessive e ravvicinate in aree situate ai piedi delle zone collinari. Quando accade, l’acqua di scorrimento che spesso proviene da terreni agricoli, campi, parchi e grandi giardini privati, si riversa giù a valle ingrossandosi e provocando il rigurgito delle fognature pubbliche e causando allagamenti di strade, abitazioni con criticità che investono le attività antropiche nel loro complesso. Come nel caso di Arcore, ma anche di altre aree con caratteristiche orografiche analoghe.

"La costituzione della task force rappresenta una prima risposta strategica per lo studio e l’individuazione di misure condivise atte al contrasto di problematiche non rinviabili nel tempo, che tanto condizionano la vita delle persone e che è impensabile lasciare alla sola gestione e al solo controllo delle utility dell’idrico — ha spiegato Enrico Boerci, Presidente e Ad di BrianzAcque —. Oggi, abbiamo voluto dar vita a un gruppo di lavoro permanente che funga da squadra di crisi per arrivare a prevenire e a risolvere una volta per tutte le conseguenze di questi eventi climatici così impattanti sulle nostre realtà".

E il primo incontro ha già prodotto una prima programmazione sul da farsi. Fondamentale sarà la mappatura delle nuove situazioni di criticità delle acque di scorrimento da parte di ciascun comune, chiamato ad inviare segnalazioni e contributi a BrianzAcque, che fungerà da collettore di tutte le informazioni. Contestualmente e raccogliendo le sollecitazioni delle Amministrazioni Municipali, la monoutility dell’idrico brianzolo, implementerà gli interventi di manutenzione e pulizia anche di quelle caditoie che, alla luce delle più recenti precipitazioni meteorologiche, hanno manifestato maggiori problematiche. Come pure, proseguirà gli interventi infrastrutturali già in corso per il contenimento delle acque, a cominciare dalla vasca volano di Bernate, cofinanziata da Regione Lombardia e il cui stato di avanzamento è attualmente pari al 60%. Durante la riunione, Diego Terruzzi, dell’Unità Organizzativa Difesa del Suolo di Regione Lombardia, ha richiamato l’attenzione sull’importanza di provvedere al censimento del reticolo idrico minore, spesso tra le concause degli allagamenti. Un tema molto sentito dal Presidente di BrianzAcque Boerci, da tempo disponibile a farsi carico della manutenzione di quell’insieme di piccoli corsi d’acqua, rogge e canali, spesso tombinati che, se trascurati, trascinano a valle ulteriori e dannose masse d’acqua.

Il tavolo è stato coordinato dall’ing. Massimiliano Ferazzini, direttore settore progettazione e pianificazione di BrianzAcque, il quale ha sottolineato l’esigenza di una più stretta collaborazione tra squadre del gestore idrico e della Protezione Civile per affrontare con maggior efficacia e incisività le fasi di allerta meteo e di probabile rischio allagamento: "Dobbiamo unire le forze e agire insieme per organizzarci al meglio e per proteggere il territorio nel suo complesso, con un approccio sovracomunale e non di singole municipalità". Una visione d’insieme rispetto alle aree di intervento sposata da tutti i partecipanti, prima fra tutti Rosalba Colombo, Sindaco di Arcore, il comune più colpito da fenomeni alluvionali, che vanno ripetendosi da decenni.

Il prossimo appuntamento della task force è stato fissato per settembre con all’ordine del giorno la discussione delle segnalazioni e dei materiali raccolti in questo primo step di analisi preliminare delle criticità mantenendo lo stesso approccio di carattere prettamente operativo.

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