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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Alpinista monzese precipita in un crepaccio sullo Stelvio, trasferito in ospedale a Zurigo

L’uomo si trovava in un preoccupante stato di ipotermia

Si è allontanato da solo per una camminata verso la zona delle piste allo Stelvio ma, dopo ore, la moglie non lo ha visto rientrare. Un alpinista di 52 anni, di Monza, è stato soccorso sabato dai tecnici della VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna, Stazione di Bormio.

Le ricerche e il recupero

L’uomo era con la moglie al Passo ed è partito da solo verso l’area innevata che presenta anche diversi crepacci. Allertato il 112, sono partite le ricerche.

Lungo il rientro tra il Livrio e il Nagler, mentre ispezionavano alcuni crepacci i soccorritori hanno sentito la voce dell’uomo che chiedeva aiuto e lo hanno recuperato. Era caduto per una quindicina di metri e si trovava in un preoccupante stato di ipotermia. L’elicottero della REGA, Guardia svizzera aerea di soccorso, lo ha trasportato all’ospedale di Zurigo.

"La gestione della variazione di temperatura in montagna va considerata come un fattore di importanza vitale. Non solo durante le escursioni più agevoli ma soprattutto quando ci si alza di quota è fondamentale avere un abbigliamento adeguato e in grado di proteggere contro gli sbalzi di temperatura, che possono essere dati dal mutare delle condizioni meteorologiche, dall’esposizione al sole dei versanti e da imprevisti di varia natura. Il ghiacciaio è un ambiente che richiede scarpe e attrezzature specifiche rispetto ai sentieri di bassa quota" ricordano dal Soccorso Alpino, menzionando alcuni fondamentali consigli per andare in montagna con coscienza i cui dettagli sono pubblicati sul sito www.sicurinmontagna.it, campagna permanente del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico).

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