rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Trento E Trieste

Ambulanza in emergenza multata da autovelox: andava troppo veloce

La croce bianca di Cinisello era stata multata per aver superato i limiti di velocità durante un intervento a Lissone. La prefettura aveva detto no all'annullamento della multa: è stato necessario l'intervento del giudice di pace

Un'ambulanza che aveva oltrepassato i limiti di velocità previsti in viale Fulvio Testi, a Milano, alla fine ha avuto ragione e non ha pagato la multa, ma si è dovuta rivolgere al giudice di pace di Monza perché il viceprefetto non le aveva annullato la contravvenzione.

L'episodio risale al 21 maggio 2014, quando un mezzo della Croce Bianca parte da Cinisello Balsamo per andare a soccorrere una persona a Lissone, con chiamata in codice giallo. Scatta il flash di un autovelox - 94 km/h, 19 oltre il limite - e arriva la multa. L'organizzazione fa ricorso, ma la prefettura replica che un'ambulanza non ha automaticamente "l'esenzione dal rispetto delle norme previste dal codice della strada", e che 'correre' può essere giustificato solo da un'esigenza ben circostanziata.

La Croce Bianca aveva inviato alla prefettura il proprio verbale dell'intervento, ma per la prefettura non era abbastanza: mancava, infatti, la certificazione della presa in carico del paziente all'arrivo in pronto soccorso, nonché la garanzia che l'intervento fosse stato effettuato "secondo il protocollo dell'Areu", l'Azienda regionale emergenza urgenza.

Così, questa volta con le carte di Areu in mano, la Croce Bianca si rivolge al giudice di pace: ora è in grado di "certificare" l'uso dei dispositivi sonori e luminosi durante il tragitto, ma anche l'effettivo arrivo al San Gerardo di Monza che ha preso in carico il paziente. 

Fine delle discussioni: il giudice di pace annulla la contravvenzione.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ambulanza in emergenza multata da autovelox: andava troppo veloce

MonzaToday è in caricamento