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Cronaca Villa Reale / Viale Brianza

L'anatroccolo ferito è ritornato nel laghetto dalla mamma

Il dolcissimo rientro a "casa" dopo che una settimana fa un cane gli aveva strappato la coda e ammazzato un altro anatroccolo

Quando i volontari dell'Enpa di Monza hanno aperto il trasportino lui è uscito subito. Pimpante e allegro è corso immediatamente verso la mamma e le altre oche che popolano il laghetto dei Giardini della Villa. Uno starnazzare continuo e lui, con la coda mozzata, che correva dai fratellini. 

Un video emozionante e dolcissimo quello realizzato dai volontari dell'Ente nazionale protezione animali e postato sulla pagina Facebook dell'Enpa di Monza. La storia a lieto fine di una tragedia avvenuta una settimana fa. Quando alcuni volontari dei Park Angel la mattina, durante i consueti controlli, hanno trovato un anatroccolo morto a causa del morso profondo di cane lasciato libero, e un altro anatroccolo ferito al quale il cane aveva strappato la coda a morsi. Una vicenda che aveva immediatamente scatenato l'indignazione della rete e delle associazioni animaliste. L'anatroccolo ferito è stato immediatamente soccorso e portato al rifugio dell'Enpa. Lì grazie alle cure dei veterinari e alle attenzioni dei volontari il piccolino si è rimesso, e adesso è stato riportato nel suo ambiente naturale. "Un lieto fine che ci ha commossi e che ci auguriamo non debba più essere rovinato da comportamenti irresponsabili di taluni frequentatori di questa splendida oasi verde", fanno sapere dal rifugio di via San Damiano. 

Enpa e Leidaa (Lega italiana difesa animali e ambiente) hanno richiesto, per l'ennesima volta, maggiori controlli nei giardini della Villa Reale dove non vengono rispettati i regolamenti per la salvaguardia della fauna selvatica. Con cani lasciati liberi che aggrediscono, come in questo caso mortalmente, gli animali che vivono in quell'area, e persone che rimpinzano le anatre e le oche del laghetto con cibi tutt'altro che salutari (pizza, focacce, pane e persino dolci). Enpa e Leidaa hanno chiesto presidi con pattuglie in borghese e la realizzazione di aree cani nel Parco permettendo così agli amici a quattro zampe di giocare e correre senza pericoli per il selvatico.

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