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Sabato, 20 Aprile 2024
La truffa

Anziani consegnano tutti i gioielli di famiglia alla (falsa) segretaria del commercialista

Il fatto è accaduto a Monza

"Papà tra poco citofonerà la segretaria del mio commercialista. Per piacere mettile in un sacchetto tutti i gioielli della mamma e tutti i contanti che hai in casa. Servono per sistemare un problema. Sono già d'accordo con loro e non appena  nel giro di poco tempo risolverò la questione ti riporterò i gioielli e i soldi". Questa la telefonata ricevuta alcune settimane fa da una coppia di anziani di Monza. Quando ormai era troppo tardi si sono accorti che dall'altra parte della cornetta non c'era la loro amatissima figlia, ma una persona che aveva imitato perfettamente la sua voce, e aveva fornito anche informazioni molto dettagliate sulla vita personale e lavorativa della donna. 

Una truffa che ha messo la coppia ko da un punto di vista psicologico. A raccontare l'accaduto è Massimiliano Longo, consigliere comunale di Forza Italia che durante il consiglio comunale di ieri, lunedì 14 novembre, ha denunciato una raffica di truffe messe in atto a Monza a danno degli anziani. "La telefonata era un po' disturbata - prosegue Longo -. Ma alla coppia sembrava proprio che a parlare fosse la figlia. Aveva fornito indicazioni molto precise in merito a fatti personali realmente accaduti, alla sua trasferta fuori città, a precise difficoltà lavorative". La coppia ha seguito alla lettera quanto indicato dalla 'falsa' figlia. Poi, però, quando la sera la figlia ha telefonato e loro le hanno raccontato l'accaduto hanno capito di essere caduti in trappola e di aver consegnato i gioielli e diverse migliaia di euro a una truffatrice. 

"Questo episodio ha profondamente sconvolto questa coppia - prosegue Longo -. Una vera e propria violenza, non solo economica ma soprattutto psicologica e umana. Si sono sentiti deboli, fragili, non più in grado di 'riconoscere' le situazioni di pericolo. Si sono chiusi in se stessi". Longo ha sollecitato il sindaco Paolo Pilotto e l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia a denunciare il problema al Comitato per l'ordine e sicurezza pubblica, e anche ad investire in campagne di sensibilizzazione rivolte proprio agli anziani.

"Il mio consiglio è di non fidarsi e di non aprire la porta di casa. Se anche, come successo recentemente, suonano agenti della polizia locale. Contattate la centrale operativa e accertatevi che si tratti realmente dei vigili. Non date confidenza agli sconosciuti, anche se riferiscono informazioni precise e dettagliate sulla vostra vita e sui vostri cari. E se qualcuno vi telefona chiedendo soldi o averi per conto di qualche parente mettete giù la cornetta e telefonate al diretto interessato", conclude Longo. 

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