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Cronaca Vimercate

Minacce e calci per un debito di droga non pagato. La vittima va dai carabinieri: arrestati due uomini

I militari della compagnia di Vimercate dopo le indagini hanno arrestato un 34enne e un 40enne

Un debito di 600 euro maturato nel mondo della droga e non saldato: a quel punto sarebbero iniziate le richieste, anche con minacce,  dei pagamenti. La vittima quando si è trovata di fronte a casa una molotov con due proiettili ha deciso di denunciare. Si è rivolta ai carabinieri della compagnia di Vimercate che hanno avviato le indagini e all'alba di questa mattina, sabato 26 marzo, i militari hanno arrestato due uomini, un 34enne e un 40enne entrambi originari di Vimercate con l'accusa di estorsione continuata ed aggravata in concorso.

Le indagini, coordinate della Procura della Repubblica di Monza, sono partite quando  la vittima, un 33enne, ha presentato la denuncia ai militari. Nel corso degli indagini gli investigatori hanno scoperto che quei soldi richiesti erano legati a un vecchio debito di 600 euro maturato negli ambienti dello spaccio di sostanze stupefacenti. Un debito che il 33enne avrebbe contratto con un altro uomo e che i due arrestati ne richiedevano il credito. 

Questa mattina all'alba i militari hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare personale - emessa dal Tribunale di Monza seguito richiesta della locale Procura della Repubblica - nei confronti dei due uomini che dal mese di agosto dell'anno scorso avrebbero minacciato il 33enne per saldare quel debito, e si sarebbero fatti consegnare in diverse tranche una somma complessiva di 1.800 euro. Dalle informazioni fonite dai militari dell'Arma i due uomini avrebbero per mesi minacciato la vittima: con messaggi su WhatsApp e su Messanger inviati sia al numero dell'uomo sia a quello della madre, e anche in presenza quando il 33enne sarebbe  stato colpito con calci al volto. Una escalation di violenza culminata, nei primi giorni di febbraio, con il rinvenimento davanti l’abitazione della vittima di una bottiglia contenente liquido infiammabile. Nella bottiglia c'erano due proiettili calibro 22.

A quel punto la madre della vittima ha convinto il figlio a rivolgersi ai carabinieri. Sono così iniziate le indagini condotte dai militari della compagnia di Vimercate che anche attraverso le intercettazioni telefoniche e la visioni delle immagini degli impianti di videosorvegliana sono riusciti a ricostruire tutta la vicenda. Fino all'epilogo di questa mattina con i due arresti. Il 40enne è stato trasferito al carcere di Monza, il 34enne è agli arresti domiciliari. Ora dovranno rispondere di concorso in estorsione continuata ed aggravata.

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