Auto rubate smontate in pausa pranzo e rivendute in un demolitore di Monza: 10 arresti
L'operazione, condotta dalla polizia stradale di Milano, ha portato all'arresto di due fratelli titolari di un demolitore in viale Delle Industrie. Accertata la presenza di 32 veicoli rubati per un giro d'affari da 800mila euro
Le auto che entravano all'interno del demolitore e poi "sparivano", cannibalizzate in mille pezzi e ricambi che venivano spediti all'estero, nei Paesi dell'Est e rivenduti. Per un giro d'affari stimato di 800mila euro. La polizia stradale di Milano ha dato esecuzione a dieci misure cautelari nell'ambito dell'operazione "Il riciclaggio è servito" che ha sgominato una presunta associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di veicoli rubati. Al centro dell'indagine è finita una attività di autodemolizione di Monza, la D.A.M., in viale delle Industrie e tra i destinatari delle misure anche i due fratelli titolari della società.
Le indagini e le auto rubate
La Stradale ha iniziato a indagare su un presunto giro di riciclaggio di auto rubate tre anni fa quando la Polizia Stradale di Venezia, nel dicembre del 2017, in seguito a un controllo su un camion aveva trovato e sequestrato pezzi di ricambio e parti di auto che viaggiavano verso l’Est Europa. Dagli accertamenti effettuati è emerso che la merce imballata proprio dal demolitore monzese come dimostravano i documenti con l'intestazione alla società trovati a bordo. Una ulteriore conferma è arrivata anche dalla tecnologia perchè i dispositivi Gps - poi disattivati - segnalavano proprio l'indirizzo della ditta brianzola come ultimo luogo registrato. Il segnale poi da viale delle Industrie si perdeva, "spegnendosi". L'indagine ha così coinvolto la Procura di Monza e gli agenti della Stradale di Milano hanno iniziato una serie di appostamenti, pedinamenti e intercettazioni.
Auto rubate e smontate in pausa pranzo
Grazie all'installazione di un impianto di videosorveglianza gli inquirenti hanno monitorato giorno dopo giorno gli ingressi all'interno del piazzale dell'autodemolizione. L'attività brianzola - secondo quanto ricostruito dalle indagini - è risultata uno dei centri lombardi di riciclaggio di autovetture dove i due fratelli cotitolari dell'attività ( C.A. e C.D., quarantenni) avevano messo in piedi una associazione a delinquere con la complicità di altre quattro persone che si occupavano di procurare le auto da cannibalizzare e cinque collaboratori addetti al trasporto e allo smontaggio. Le vetture, quasi tutte rubate tra Monza e Milano, erano principalmente Suv di marche svariate: Mazda, Ford, Nissan e Volkswagen.
VIDEO | Arresti nel demolitore monzese
In poco più di un mese, trentotto giorni circa, gli agenti grazie agli occhi elettronici installati hanno documentato l'ingresso di 32 veicoli rubati. Le auto arrivavano all'interno del demolitore quando l'attività chiudeva le porte ai clienti in pausa pranzo. E in quel momento si inziava a lavorare "davvero". I pezzi di ricambio delle auto rubate venivano poi spediti all'estero, soprattutto in Polonia e rivenduti. Il giro d'affari stimato è di circa 800mila euro. Soldi - tanti soldi - che spesso erano anche motivo di discussione nell'ambito familiare anche tra i due fratelli. Con proventi che in pochi attimi andavano in fumo alle slotmachine e litigate, anche animate, nel piazzale dell'attività perchè le giocate spesso includevano anche le quote del pagamento dei collaboratori. Ora per l'attività sono scattati i sigilli.
FOTO - Il sequestro dell'attività monzese