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Cronaca Desio / Via Bramante da Urbino

Desio, omicidio dell'imprenditore Paolo Vivaqua: cinque arresti

Dopo tre anni di indagine i carabinieri hanno eseguito all'alba di venerdì cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere per i due mandanti dell'omicidio e per gli esecutori materiali

L’imprenditore Paolo Vivacqua fu ucciso nel suo studio di Desio il 14 novembre 2011, raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco: un omicidio freddo e brutale che ha subito fatto pensare a un’esecuzione.

Le indagini condotte dal comando dei carabinieri di Desio in collaborazione con i colleghi di Monza dopo tre anni di indagine sono riusciti a risalire ai responsabili.

All’alba di venerdì sono state eseguite cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Monza per due persone ritenute i mandanti dell’omicidio di Vivacqua e per gli esecutori materiali.

Gli inquirenti hanno cercato di fare chiarezza sul perché del delitto dell’imprenditore 51enne, trovato morto, nel suo ufficio brianzolo, dalla compagna. La vittima, originaria di Agrigento, era titolare di alcune società con sede in Brianza di commercio di metalli ferrosi, di trasporto e di rimessaggio di auto. Gestiva i suoi affari con i tre figli, arrestati nell'ambito dell'inchiesta "Metal Connection" che si è occupata di un giro di false fatturazioni per 600 mila euro.

Nel giugno 2012 fu uccisa a Desio anche la consuocera di Vivacqua, Franca Lo Jacono: il movente di questo secondo delitto sarebbe stata la convinzione, da parte degli esecutori (condannati a novembre 2013) che la donna fosse in possesso di una somma di denaro di Vivacqua.

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