Compra "griffe", ma nella confezione c’è solo carta: fermati 2 ambulanti
Quarantenne di Lissone abbocca alle lusinghe di due truffatori: con appena 300 euro sperava di portarsi a casa capi di alta moda
LISSONE – Comprarsi un cappotto di Cavalli, un impermeabile di Armani e un maglione di Missoni. Tutto a 300 euro. Era il sogno mostruosamente proibito di una 40enne di Lissone. La donna era stata avvicinata da due venditori ambulanti che avevano esposto abiti e vestiti con griffe altisonanti sul cassone di un furgone nel quartiere di Santa Margherita, a Lissone. Le due vecchie volpi ci hanno provato. E lei - che forse da una vita sognava di poter indossare un capo di alta moda – ha abboccato.
Ma quando la signora ha aperto gli occhi, si è trovata di fronte qualcosa di diverso. Molto diverso. Dentro la confezione che gli ambulanti le avevano rifilato, non c’erano abiti di alta moda. E – a dirla tutta – non c’erano neppure abiti. Dentro il sacchetto, c’era solo una montagna di fogli di giornale accartocciati. Ma, sotto la carta, niente.
Furibonda, la 40enne si è presentata dai carabinieri. I militari del Nucleo operativo radiomobile di Desio hanno sequestrato il furgone e tutto quello che c’era dentro: una quindicina di capi di abbigliamento tra giubbotti, pellicce, impermeabili e maglioni delle più prestigiose marche italiane.
Ora i due venditori ambulanti – 75 e 70 anni, di Pavia – sono in stato di fermo per truffa. Gli investigatori stanno operando accertamenti per capire se gli abiti sequestrati sono originali oppure falsi.